Il Sentiero International Campus, dopo i primi anni di collaborazione, è entrato ufficialmente a far parte della rete di aziende partner del corso di laurea in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto, dell’Università di Padova, che ha sede a Vicenza.             

 “Questo riconoscimento è la conferma della capacità di offrire tirocini altamente specializzati e finalizzati allo svolgimento della tesi di Laurea, oltre che attrarre giovani laureandi specializzati del centro di ricerca industriale, fondato nel 2017 da Ecor International, grazie alle competenze interne e alle tecnologie all’avanguardia di cui dispone”-afferma Nicola Pozzan, Director – Engineering & Industrial Development -.

“Se quello che cercano le nuove generazioni è la qualità del lavoro, elemento fondamentale per la qualità della vita, Ecor International ha saputo nel tempo creare un polo di ricerca ingegneristica tra i più avanzati.
Il Sentiero International Campus rappresenta un’opportunità formativa di eccellenza per i giovani ingegneri”.

Il centro, che ha sedi a Schio e in provincia di Modena, si occupa di Tecnologie di Giunzione, Progettazione e Prototipazione di macchine automatiche e banchi prova, con specializzazione in Ingegneria dell’Affidabilità, Ingegneria delle Superfici e Manifattura Additiva (stampa 3D).        
Il polo di ricerca ha visto una crescita costante sia in termini di fatturato che di ricercatori specializzati: le persone che operano all’interno de Il Sentiero sono cresciute dalle 7 iniziali a 34 (di cui 22 ingegneri e ricercatori) nel 2021, fino a 61 (di cui 40 tra ingegneri e ricercatori) nel corso del 2022.

               Nel tempo sono aumentate le attività con aziende di riferimento mondiale del settore alimentare, farmaceutico, ambientale, logistico ed estrattivo così come le partecipazioni ai progetti finanziati nell’ambito dei trasporti, dell’arte e dell’eco sostenibilità. La crescita de Il Sentiero si deve anche alle collaborazioni con centri di ricerca nazionali e internazionali, come SINFONET (Smart & Innovative Foundry Network), EUMAT (European Technology Platform for Advanced Engineering Materials and Technologies), AIRI, EDA (l’Agenzia per la Difesa Europea).

“Grazie alle competenze tecniche specializzate, alla multidisciplinarietà dei settori di ricerca e all’esperienza ereditata da Ecor International, oggi siamo un partner riconosciuto e affidabile per aziende grosse multinazionali e network di ricerca. Affianchiamo i nostri clienti in tutte le fasi di sviluppo e vita dei loro prodotti: dagli studi di fattibilità alla progettazione, dalla prototipazione all’industrializzazione, dalla produzione seriale fino al supporto alla gestione della ricambistica e al post-vendita. Ci siamo qualificati in ambiti di ricerca molto specifici e rari come l’Ingegneria dell’Affidabilità, l’Ingegneria delle Superfici e l’Addictive Manufacturing”, spiega Nicola Pozzan, Director – Engineering & Industrial Development.

Ecco spiegate le ragioni che permettono oggi ad Ecor International e al suo centro di ricerca industriale, Il Sentiero International Campus, di attirare i giovani talenti ancor prima del termine dei loro studi universitari, nel momento del tirocinio e della tesi.

 “L’innovazione nasce dalla ricerca. Per fare passi in avanti nella ricerca è necessario testare la teoria applicandola attraverso prove sperimentali e queste richiedono preparazione, competenze e tecnologie avanzate”, afferma Nicola Pornaro, Design & Prototypes Manager.
E continua: “La collaborazione intrapresa da anni con il corso di laurea in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto è un asset strategico di grande valore per noi, perché ci permette di selezionare i migliori talenti facendoci conoscere da loro durante gli studi universitari. Da parte nostra mettiamo a disposizione dei tirocinanti un ambiente competente le tecnologie più avanzate, dando loro l’opportunità unica di seguire un progetto sperimentale dalla progettazione iniziale alla realizzazione e l’esercizio”.

Il 24 febbraio, in occasione del prossimo incontro di orientamento per i laureandi del corso di Laurea in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto, presso il Polo didattico in Viale Margherita, Nicola Pornaro, Design & Prototypes Manager, presenterà i piani di tirocinio agli studenti interessati ad un’esperienza con il Sentiero International Campus.

Passiamo la parola a due giovani collaboratori de Il Sentiero International Campus che sono entrati nel centro di ricerca grazie ad un tirocinio universitario.

 Alex Bortoli è il più giovane tra gli ingegneri Design & Prototypes de Il Sentiero, mentre lavora continua gli studi per la Laurea Magistrale in Ingegneria dell’Innovazione del Prodotto all’Università di Padova.

Durante la Laurea Triennale la sua partecipazione pratica ai laboratori universitari è stata limitata a causa della pandemia COVID-19 e per questo motivo l’esperienza nel centro di ricerca Il Sentiero si è rivelata ancor più significativa. “Ho scelto di portare avanti i miei studi e lavorare per fare tanta esperienza e risultare più competitivo– racconta Alex- L’entrata nel centro di ricerca industriale di Schio è stato molto positiva e stimolante per me, ho trovato colleghi con il mio stesso background e responsabili preparati da cui poter imparare. Ho apprezzato il fatto che mi abbiano lasciato testare, abbinando così alla teoria tanta pratica”.

“Qui è diverso perché collabori davvero con l’azienda. – aggiunge Matteo Fontana, ingegnere Automation & Digitalization, che è entrato a Il Sentiero con il tirocinio e ha proseguito anche con la preparazione della tesi su La fatica meccanica in ambiente corrosivo, che ha discusso a fine 2022 ottenendo il massimo dei voti- “Svolgendo il tirocinio presso Il Sentiero International Campus ho avuto l’opportunità di progettare dall’inizio il banco di prova correlato alla mia ricerca teorica, l’ho visto realizzato e poi ho iniziato a testarlo. Ho così potuto approfondire il tema indagato nella mia tesi nella sua interezza, cosa non scontata nella maggior parte delle aziende. Infatti, l’opportunità mi è stata data perché qui ho trovato un ambiente realmente aperto alla ricerca e con grandi competenze interne”.

Matteo conclude: “L’aspetto che più mi è piaciuto, oltre all’ambiente giovane e unito, è che non mi sono mai sentito rispondere: “Si è sempre fatto così, continuiamo a fare così”, ma al contrario: “Indaghiamo a fondo la questione. Studia, prova e presenta le tue conclusioni”. Noi ingegneri abbiamo l’occasione di studiare un problema nella sua interezza, ricercando il fenomeno e fondandoci sui dati dei test che gestiamo in prima persona”.

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