RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: 

Da quando la società “Deroma SpA” è in commissariamento straordinario, in applicazione della legge PRODI, come sindacato, abbiamo preferito evitare di uscire sulla stampa; durante questo tempo si è creato un clima proficuo e collaborativo con il Commissario Avv. Marco Cappelletto e il nuovo Direttore Generale che ci ha consentito di rimettere in sesto un’azienda che era arrivata al capolinea.

Mai come in questo periodo la Deroma ha visto fatturati in crescita, stipendi e salari regolari, lavoro costante.

Abbiamo visto con scarso interesse gli articoli apparsi sul giornale, che descrivevano solo lo stato di avanzamento della procedura commissariale e i possibili compratori, perché convinti che si dovesse andare spediti verso una risoluzione non solo per il rilancio sul mercato dell’azienda, ma che facesse intravedere un futuro alle 165 famiglie di lavoratori dell’azienda di Malo.

Fino a poco prima della pausa estiva sembrava ormai arrivata una nuova proprietà, la società “Scheurich/Bavaria Industries group”, designata dal Commissario con il benestare del Ministero dello Sviluppo Economico.

Con tutta la prudenza del caso di una proprietà che ancora non conoscevamo e mai visto, ma con la consapevolezza che avremmo dovuto incominciare la discussione con essa in quanto di nostra competenza nella procedura commissariale, eravamo soddisfatti del lavoro fin qui fatto.

Il mantenimento pieno dell’occupazione, un Piano industriale che investiva nel sito e la solidità economico-finanziaria, motivazioni della scelta operata dalle istituzioni, ci lasciava spazio per iniziare con il “piede giusto”.

La “doccia gelata” del ricorso al TAR da parte di una delle due cordate

“perdenti”, il fondo norvegese “Njord Terra Lux”, con conseguenza di

sospensiva cautelare della procedura: ha portato noi, i lavoratori e le lavoratrici in una situazione di preoccupazione prima della pausa estiva.

Gli anni prima della “Prodi” e del Commissario Cappelletto non sono stati semplici, i lavoratori hanno vissuto un periodo di lunga sofferenza e incertezza con periodi di lavoro molto brevi, fatturati in calo, l’utilizzo di ammortizzatori sociali e spesso il ritardo o la sistematica rateizzazione della retribuzione.

Per le ragioni di cui sopra come Filctem CGIL – Femca CISL – Uiltec UIL, unitamente alla RSU Aziendale, non possiamo più tacere in vista della prossima pronuncia definitiva del TAR Veneto nel merito del ricorso del Fondo Norvegese contro la decisione commissariale e ministeriale: si faccia chiarezza subito, corretta oppure no la procedura? Si valuti bene per il futuro, non si pensi solo alla finanza!

Non possiamo accettare passivamente “sull’altare del profitto”, che il caso “Deroma” sia solo uno scontro fra le possibili proprietà mentre i lavoratori e il sindacato siano gli ultimi ad essere ascoltati e coinvolti.

Chiediamo alla magistratura amministrativa, su cui confermiamo la nostra piena fiducia, di fare bene e fare presto.

Chiediamo alla politica, che su questa questione ha competenza, di aprire un tavolo di confronto per arrivare alla soluzione positiva e rapida dell’acquisizione “Deroma SpA” di Malo.

Giuliano Ezzelini Storti

Segretario Filctem CGIL Vicenza

Alessandro De Cao

Segretario Femca CISL Vicenza

Francesco Rossi

Operatore Uiltec UIL Vicenza

La RSU Filctem CGIL

Antonio Russello

Francesco Marongiu

Gaetano De Meo

La RSU Femca CISL

Renato Brazzale

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