Da quando ci sono i parcheggi a pagamento sono dimezzate le visite al bar e ai negozi dell’ospedale di Santorso, dove l’utente, con il ticket a tempo da pagare, tende a scappare via, dopo la prestazione sanitaria. I minuti passano e lì il tempo è denaro. Stanotte, alcuni manifestanti hanno affisso striscioni che fanno bella mostra da Santorso a Schio.

Sono il manifesto dell’indignazione, che si è scatenata dopo la decisone dei parcheggi a pagamento. La protesta si leva da ogni fronte, ma questa volta, quella sulla sosta a pagamento è come un fiume in piena. Uno stunami, con i sindacati come l’Unione sindacale di base di Germano Raniero e Federico Martelletto che sono espliciti nel dire che:
‘Il pagamento di un euro e venti centesimi l’ora del parcheggio dell’ospedale di Santorso ha fatto saltare il tappo e reso evidente a tutti cosa sono i project financing. Un affare solo per i costruttori dei muri ospedalieri , un debito per i cittadini e le casse pubbliche. La protesta popolare giustamente monta sulla questione del parcheggio perchè appunto è il costo immediato che si deve pagare ai costruttori di questo nuovo ospedale.

E’ vero che molti degli attuali amministratori negli anni passati hanno applaudito o fatto finta di non vedere cosa comportava la costruzione del nuovo ospedale con il sistema del progetto di finanza, ma ora che il danno è stato fatto, a pagare non devono essere i cittadini che comunque in oltre 13 mila avevano firmato per contestare questo progetto’ . Un ‘parere’ del quale non si è tenuto conto, firmando in un battibaleno un contratto, di cui il pagamento della sosta è solo una parte delle conseguenze di aver dato la gestione della sanità ai privati, che ora battono cassa, dopo la consegna dell’opera. Qualcosa che gli abitanti dell’Alto vicentino non avevano, mai conosciuto e che ora stanno iniziando a conoscere con le proprie tasche.
‘Bisogna essere chiari – dicono Martelletto e Raniero – l’ospedale “unico” dell’Alto vicentino era possibile costruirlo in vari modi, ricorrendo a mutui, visto che comunque la Regione ci ha messo il 50% dei soldi. Sarebbe costato meno e non avremmo il cappio al collo del debito milionario e dell’obbligo di far gestire ai privati tutta una serie di servizi con cui oltre a rientrare dei soldi prestati dalle banche faranno business.
Lo diciamo chiaramente: è sbagliato costruire un nuovo parcheggio a spese dei cittadini e delle casse pubbliche. Fare questo significa abdicare ad un giusto e sacrosanto diritto cioè parcheggiare senza pagare. I sindaci devono muoversi e per questo chiediamo che la conferenza dei sindaci sia chiara e sostenga tutte le azioni di lotta e di disobbedienza che i cittadini stanno mettendo in atto, compreso quello di non multare o rimuovere auto parcheggiate in spazi non consoni. Bisogna rinegoziare tutto. – conclude Usb – Non bisogna pagare il parcheggio. Questi i motivi della manifestazione che come sindacato di base abbiamo promosso per domani, raccogliendo la protesta popolare.

Nei video, gli applausi scroscianti durante la cerimonia per la posa della prima pietra dell’ospedale di Santorso:

intervento Attilio Schnek

 

  

 intervento Giancarlo Galan prima parte

 intervento Giancarlo Galan seconda parte

 

di Redazione Thiene on line

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