Ecco il documento presentato dal segreterio generale Giampaolo Zanni assieme alla componente di segreteria Natascia Frabetti e al segretario organizzativo Giancarlo Puggioni, riguardante le istanze del mondo del lavoro rappresentate dalla Cgil di Vicenza e provincia alla politica, ai partiti, ai candidati alle Elezioni Regionali del Veneto.
Si parla di pandemia e della sua correlazione dell’attuale modello di sviluppo per nulla governato; di problemi del lavoro e del mondo economico veneto e vicentino, di giovani e donne che sono ancora particolarmente penalizzati sul mercato del lavoro.
Sul tema lavoro la prima priorità per la Cgil è l’aumento enorme delle malattie professionali e gli incidenti sul lavoro e delle morti bianche che si sono verificate nel Vicentino anche subito dopo il lockdown con 3 morti in 20 giorni.
Sul versante dell’ambiente la Cgil berica interviene sulla superstrada Pedemontana, opera che ha cementificato il territorio e che avrebbe potuto (venendo da Treviso) fermarsi a Dueville nell’intersezione con la A3. E quindi avrebbe portato al risparmio di risorse pubbliche e salvaguardando le valli dell’Agno e del Chiampo, area del Vicentino già pesantemente compromessa dal punto di vista ambientale.
Sulla Miteni non c’è risposta sulla bonifica: si sta lavorando per contenere l’inquinamento ma di bonifica non si parla ancora. E nemmeno su come affrontare il problema di 600 lavoratori contaminati da Pfas e di tutta la popolazione avvelenata: la Giunta regionale secondo la Cgil dovrebbe impegnarsi a promuovere ricerche e studi per affrontare i loro problemi di salute.
Sul versante dei servizi pubblici preoccupa il tema sanità: l’ospedale di Santorso è in carenza di personale tra medici e infermieri e non si capisce quale futuro sia programmato per gli ospedali di Asiago e di Noventa Vicentina.
In generale sulla sanità il sindacato accusa la Regione di non aver fatto nulla per valorizzare la sanità pubblica e di aver lasciato così campo libero al proliferare delle strutture private.
Sul versante demografico e dell’invecchiamento della popolazione il dito è puntato sulla mancata riforma delle IPAB, materia che è già di esclusiva competenza della Giunta Regionale del Veneto. Riforma che avrebbe avuto ripercussioni positive e sulla vita di tante famiglie sul grave problema della non-autosufficienza.
Infine sulla città di Vicenza la segreteria ritiene prima di tutto che la Fiera di Vicenza non sia più tale e sia diventata la Fiera di Rimini a danno del territorio. Una situazione che crea anche preoccupazione tra i dipendenti.
La Giunta Regionale avrebbe potuto lavorare per creare un’aggregazione delle fiere venete al fine di promuovere l’economia del territorio. Ma non l’ha fatto!
Sulle municipalizzate la Giunta regionale ha la responsabilità di non aver costruito un progetto di aggregazione delle diverse municipalizzate a livello regionale, lasciando così campo aperto a colossi come A2A e Hera.
Comunicato stampa