Le proteste che si espandono a macchia d’olio coinvolgendo sindacati, lavoratori e indignati da ogni dove,  iniziano a dare dei risultati. E’ quanto ha affermato Federico Martelletto, responsabile di Usb Sanità, che durante ‘l’assalto’ di questa mattina allo Studio Altieri, che ha visto una trentina di persone presenti, ha detto:  ‘I dirigenti Ulss 4 confermano che ricevono centinaia di proteste al giorno.

Per questo motivo hanno comunicato ai lavoratori del pronto soccorso che inizieranno una trattativa con la Regione per arrivare a far pagare il parcheggio 1 euro al giorno dalle 7 alle 9, con l’obiettivo finale, in seconda battuta, di portarlo ad essere completamente gratuito’. Dopodichè, sempre secondo quanto ha affermato Martelletto, sarà la Regione a trattare con Summano Sanità, l’azienda che gestisce il parcheggio’. Secondo il sindacato che sta facendo il diavolo a quattro sullo scottante tema che li ha portati in piazza nel cuore dell’estate e davanti allo studio Altieri, uno spiraglio finalmente è stato aperto. Secondo il sindacalista, ci sarebbe una trattativa in corso da parte dei vertici Ulss 4, che stanno subendo gli effetti pratici della rivolta popolare. Centinaia le lamentele di ogni giorno, da parte di un’utenza per nulla disposta a rassegnata alla sosta ‘salata’ davanti al nuovo nosocomio.

Secondo Usb che stamattina ha presidiato sotto gli uffici di uno degli imprenditori che si sono aggiudicati la gara d’appalto per la gestione dei serrvizi dell’ospedale, il parcheggio non si deve pagare. E se diventa proprio necessario, non in modo così caro. La sosta a pagamento però è solo uno dei temi che sta affrontando il sindacato di base. Ha spiegato Martelletto: ‘Il parcheggio è la ciliegina sulla torta, rappresenta il suo sforzo economico, quello che il cittadino vede uscire di tasca con i propri occhi. Inoltre, la strada che ruota intorno alla struttura non ha piste ciclabili né pedonali, e i mezzi pubblici sono carenti per fermate ed orari, rendendo l’auto praticamente necessaria. Ma ci sono ben altri costi che i cittadini pagano, e quello è il problema centrale’. Secondo Martelletto ciò che davvero deve essere fatto è ‘rivedere il costo del project financing sulla base della spending review’. E allo Studio Altieri, Martelletto e Usb hanno lanciato un richiesta-allarme diretta: ‘Noi contestiamo loro i problemi reali. Il pronto soccorso è carente e ci sono file lunghissime, le stanze sono piccole e non c’è privacy, la gente spesso fa cure igieniche davanti ad altri, e le distanze all’interno della struttura sono eccessive e ingiustificate, con il day-surgery contrapposto alla sala operatoria’.

Preoccupazione da parte di Usb è rivolta anche al taglio del 5% previsto per i beni e servizi relativi all’Ulss. ‘Il project financing porta alla privatizzazione della sanità – ha sottolineato Martelletto – ma la sanità è un bene pubblico, e non deve essere sottoposta ad interessi economici. Se si pensa che il costo della struttura ospedaliera prevista – ha continuato – è stata stimata intorno ai 170 milioni di euro, e si considera che il rimborso del project financing costa 30 milioni l’anno (per un totale di 720 milioni di euro in 24 anni), non si capisce perché sia legittima una differenza di costi così spropositata’.

L’obiettivo finale di Usb è andare a protestare direttamente davanti alla Regione a Venezia. ‘I problemi sono tanti – ha spiegato Martelletto – e vogliamo cercare in tutti i modi di farci ascoltare per arrivare ad ottenere soluzioni che mettano in primo piano il diritto dei cittadini alla sanità e il buon funzionamento di tutto quello che riguarda una struttura ospedaliera’. 

Anna Bianchini

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