Un servizio di tutela essenziale quello dei patronati Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil e Acli per i lavoratori dipendenti e autonomi, disoccupati e pensionati vicentini che oggi è gratuito grazie a fondi statali che di fatto coprono i costi del lavoro di consulenza sui versanti previdenziale, della salute, delle prestazioni assistenziali e della migrazione. 

Il Fondo Patronati, alimentato in parte per legge dagli stessi contributi dei lavoratori, a causa di alcune decisioni governative rischia di essere notevolmente ridimensionato e addirittura di far saltare molti servizi sul territorio.

Ecco perché oggi i patronati vicentini in forze hanno allestito quattro gazebi  per raccogliere firme di adesione alla petizione “No ai tagli ai patronati” a cui stanno aderendo migliaia di persone tutti i giorni sia nelle sedi operative sia via internante sul sito tituteliamo.it

 

Moltissimi i cittadini che hanno firmato ai banchetti di oggi a  Vicenza, Schio, Bassano e Lonigo. 

Secondo gli operatori che oggi erano in piazza il taglio previsto dal Governo al fondo non sarà virtuoso: non vi saranno risparmi, ma spese ulteriori spalmate sul cittadino lavoratore o pensionato.

Acli, Inas, Inca e Ital ribadiscono con forza che la sottrazione delle risorse al fondo patronati, se approvata così com’è, si tradurrebbe in un’altra tassa occulta ai danni delle persone socialmente più deboli costrette, dietro pagamento, a rivolgersi al mercato. Infatti, mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all’Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi. 

Il Governo, quindi, finirà per appropriarsi di soldi che sono dei lavoratori senza specificarne l’utilizzo.

 Una beffa a cui si aggiunge un danno economico serio che aggraverà le già precarie condizioni di coloro che pagano con la disoccupazione e la povertà le conseguenze della crisi.

Nel frattempo la protesta ha ricevuto anche attestati di solidarietà da parte di parlamentari e di istituzioni, quali Inps e Inail. Le manifestazioni continueranno finché il Governo non si impegnerà a cancellare la norma che prevede una riduzione di 150 milioni di euro del fondo Patronati, pari a circa il 35% delle risorse complessive ad esso destinate. 

A Vicenza il Comitato provinciale dell’INPS ha siglato un ordine del giorno a favore dei Patronati (in allegato).

 

Per firmare la petizione a favore del servizio di tutela gratuito per lavoratori dipendenti e autonomi, disoccupati, pensionati e famiglie rivolgersi al proprio patronato. Si può firmare anche sul sito www.tituteliamo.it

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