Successo per il sit-in  all’ex Provveditorato agli studi di Via Borgo Scroffa a Vicenza. Sul posto decine di docenti in ruolo da 10,15 o 20 anni addirittura, tornati precari per una sentenza retroattiva del Consiglio di Stato. Ad organizzare in tutto il Paese queste proteste la Federazione dei lavoratori della Conoscenza di Cgil (FLC) che chiedono un intervento del MIUR, il Ministero dell’istruzione, per ridare dignità al lavoro di queste persone che sono indispensabili per le nostre scuole primarie.

“Il 20 dicembre 2017 il CdS ha emesso una sentenza che rimette in discussione la posizione di questi docenti”, ha affermato durante la manifestazione odierna Carmelo Cassalia, segretario generale della FLC Cgil di Vicenza e provincia.

“La prima cosa che abbiamo fatto è di preoccuparci di mantenere i docenti in servizio e quindi garantire la continuità didattica”, ha proseguito il Segretario, “perché si tratta di insegnanti già inseriti e in servizio da almeno un decennio”.

“Ora noi di FLC pensiamo che il problema non si possa risolvere con le vertenze per via giudiziaria: è uno spreco di risorse inutile!”, ha sottolineato Cassalia. “Riteniamo che si possa risolvere tutto con un intervento politico amministrativo del Governo: la vicenda è incresciosa e vergognosa e l’Esecutivo può benissimo emanare un provvedimento che regolamenti e pianifichi l’assunzione di tutto il personale che si trova in questa posizione!”

“Siamo qui per rivendicare il diritto alla stabilizzazione di tutti i docenti laureati in scienze della formazione e diplomati alle magistrali che sono abilitati e che insegnano nelle scuole da più di un decennio senza avere certezza di stabilizzazione”, così ha concluso Cassalia.

Si tratta di 60mila docenti in tutta la Penisola, qualche centinaio nel Vicentino, che però sono indispensabili nelle strutture scolastiche perché oramai docenti con notevole esperienza.

(Comunicato Stampa)

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