Il piano di rilancio del gruppo Acque Minerali d’Italia, che include nei suoi 8 stabilimenti anche Norda di Valli del Pasubio, finisce al ministero, con l’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan ed il titolare dell’Unità di Crisi Aziendale Mattia Losego, che si sono seduti al tavolo del Mise (Ministero per lo Sviluppo Economico) per discutere lo stato di avanzamento del piano concordatario che l’azienda intende presentare. Piano che sarà necessario per definire i termini delle iniziative di rilancio per l’intero gruppo.

A chiedere l’incontro era stata proprio la Regione Veneto, impegnata a tutelare le sorti dello stabilimento di Valli, dove sono impiegate 50 persone.

Sotto i riflettori la situazione di difficoltà aziendale del gruppo AMI (Acque Minerali d’Italia), che conta 8 stabilimenti. Al vertice, oltre ad organizzazioni sindacali nazionali e ai vertici aziendali, erano presenti le Regioni Veneto, Umbria, Emilia Romagna e Lombardia.

La Regione Veneto, insieme alle organizzazioni sindacali e alle altre parti presenti, ha garantito, per quanto di competenza, il supporto ad ogni iniziativa utile al rilancio industriale e alla tutela occupazionale del sito produttivo e dei lavoratori di Acqua Norda di Valli del Pasubio.

La Regione ha chiesto altresì all’azienda di poter essere aggiornata nel più breve tempo possibile rispetto agli elementi di novità al fine di poter intervenire in modo efficace e tempestivo per il supporto industriale e la salvaguardia occupazionale, in stretto raccordo con il Ministero per lo Sviluppo Economico.

La Regione Veneto continuerà a monitorare la situazione, per il tramite della propria unità di crisi, e manterrà il raccordo con le organizzazioni  sindacali regionali e territoriali e l’amministrazione comunale di Valli del Pasubio.

A.B.

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