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Chi sa chi è Big Mama? Nessuno, troppo presi da gambe e seno di Elodie

di Maria Andaloro
 Bravi e brave:  tutti a pubblicare la foto e dire quanto è “femmina” Luisa Ranieri (che è bellissima e bravissima). Per non parlare di Elodie e di tutte le altre donne belle o a “pesare” e criticare “memare” (si può dire?!?) quelle troppo secche oscillando così fra stereotipi da caserma e discriminazioni. Peccato che in questa gara “clandestina” parallela a quella canora, la più esemplare è stata lei. Marianna Mammone in arte BigMama Senza leggere il gobbo e senza monologo.
Con la sua vita. Con la sua vita in centimetri.  Con la sua vita in giorni, mesi, anni e ferite. Con la sua voce. Scesa sul palco più temuto della musica internazionale accanto a Elodie. E chi avrebbe accettato e retto il confronto? Lei si.

ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Il nome d’arte BigMama? “Big, come grosso, perché sì, Marianna è in sovrappeso. Ma anche perché in slang ‘BigMama’ indica una donna forte, a capo di un movimento. Quel nome diventa il suo alter ego artistico, il suo modo per difendersi da un mondo che per un po’ non le ha voluto proprio bene: presa in giro fin da bambina per le sue misure generose, nei testi affronta senza giri di parole temi come il bullismo e la discriminazione”.

Capito? Marianna con quel nome d’arte, BigMama, si difende. Si difende da noi, mica dai mostri notturni o dalla guerra, vive in Italia non in Ucraina. “Le sue rime sono messe al servizio di temi importanti come il bullismo, il body shaming o l’amore. «Da piccola mi chiamavano cicciona, ora guardate come sono figa», ha raccontato lei stessa. Un’artista che non ha paura di rischiare: è stata la prima italiana a esibirsi nel metaverso”. Canta e ci insegna perché non bullizzare. Come e perché non discriminare. E la sua assenza, invisibilità da questo social vecchio e accartocciato su se stesso ci mostra e dimostra quanto siamo strabici se non insensibili, perché non la vediamo. Non ho letto una parola di merito per lei. Non la vediamo nel glamour di queste serate che è più gossip che spettacolo, abbagliati dalla banalizzazione del bello e brutto. Del bianco e nero. E così si galleggia su ciò che è facile invece di amare e/o rispettare il semplice.
Grazie Big Marianna.