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Marmolada, il grido di allarme di un ghiacciaio in agonia

di Marta Frigo

La tragedia della Marmolada, con il suo strascico di morti, apre a mio avviso uno scenario di riflessione e di discussione su quello che dovrà necessariamente essere il nostro futuro e il nostro rapporto con il pianeta….non possiamo più attendere.

Gli esperti dicono che il distacco di quella massa di ghiaccio e roccia è stato un evento “eccezionale”, “imprevedibile”…ma io mi chiedo come si possa parlare di eccezionalità quando da tempo ormai abbiamo temperature sopra la media, quando lo zero termico è oltre i 4000 metri di quota, con inverni sempre piu’ secchi che non vanno a ricoprire di neve i ghiacciai. Decenni fa erano normali grandinate, bombe d’acqua, alluvioni, siccità? Certo i fenomeni estremi ci sono sempre stati ma ora sono una costante. Il clima è fuori controllo e negarlo è a mio parere da irresponsabili. Lassù a Punta Penia, sulla cima della Marmolada, 3 giorni prima qualcuno aveva segnalato la presenza di ruscelli sotterranei…ruscelli che poi si sono trasformati in una rampa di lancio per quel pezzo di montagna rovinato a valle assieme a tante vite.

Si dirà, con il senno di poi….. Può essere ma la montagna ormai da tempo ci sta lanciando fortissimi segnali di allarme.

La regina delle Dolomiti sta morendo…del suo splendido manto che decenni fa arrivava fino al Lago di Fedaia sono rimaste solo delle striscie di ghiaccio sporco appoggiate in modo precario sui suoi versanti, come bende pietose che ricoprono le ferite di un gigante in agonia. Quei pochi lembi ghiacciati sembrano ormai delle immense urla di dolore…

Il ghiacciaio della Marmolada se ne va inesorabilmente, inghiottito dalle temperature infernali che stanno stringendo in una morsa mortale il nostro pianeta, e con esso se ne andrà per sempre una preziosissima riserva d’acqua.

Eppure la consapevolezza che forse con i nostri folli consumi abbiamo sconvolto l’equilibrio climatico della terra e ci stiamo comportando nei suoi confronti come predoni della peggior specie non fa ancora parte della nostra coscienza collettiva, anzi per non mettere in discussione il nostro stile di vita pensiamo che sia colpa di qualche complotto o di qualche congiunzione astrale….

Purtroppo dobbiamo prendere atto che nessuna tragedia ci farà cambiare rotta.