RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Quello che è successo negli ultimi consigli comunali di Marano e Thiene è un qualcosa che lascia a bocca aperta: le rispettive maggioranze hanno bocciato le mozioni presentate dalle minoranze le quali chiedevano un bio monitoraggio sulle popolazioni che vivono attorno all’inceneritore di Ca Capretta di Schio. Discorso leggermente diverso per Santorso, la mozione è passata con un emendamento che però porta ad un nulla di fatto.
Riavvolgiamo il nastro: dopo un lavoro di alcuni mesi le minoranze di Marano (con Sartori e Dalla Vecchia), di Santorso con tutta la lista civica di Gabriele Facci e Fratelli d’Italia a Thiene guidata da Giulia Scanavin hanno presentato una mozione intercomunale nella quale si chiedeva ai rispettivi Sindaci lo stralcio del codice CER relativo ai fanghi di depurazione dalla lista dei materiali inceneribili (stralcio effettivamente avvenuto grazie soprattutto alla mobilitazione di cittadini e coordinamenti) e la richiesta di un bio monitoraggio sulle unghie dei bambini delle popolazioni vicine all ‘impianto. 
ATTO 1° : Marano 
Il primo consiglio a visionare la mozione è stato Marano Vicentino: la mozione è stata bocciata con delle motivazioni al limite del ridicolo. Alla richiesta di biomonitoraggio presentata dal consigliere Sartori hanno risposto il Sindaco Guzzonato e la capogruppo di maggioranza Piera Moro replicando che non è una strada praticabile poichè non si riesce con certezza a stabilire che la fonte inquinante sia l’inceneritore ed in secondo luogo uscirà una norma europea (non si sa quando e nemmeno quando sarà poi recepita dall’italia) che obbliga a monitorare aria, suolo ed acqua nei territori considerati insalubri o attenzionati.  Vale la pena ricordare e tenere a mente  che il BIO monitoraggio si fa su organismi viventi o su loro prodotti (es. uova ), nulla ha a che vedere con le analisi dell’aria o del suolo che sono gia obbligatori per legge e che vengono fatti da Arpav.
Mozione quindi bocciata.
ATTO 2°: Santorso
Dopo Marano è toccato al Sindaco Giorgio Bau’ e all’ assessore Koprantzelas di Santorso rispondere alla mozione presentata da Gabriele Facci capogruppo della “lista civica per Santorso”. Discussione che si fa subito in salita sulla falsa riga di Marano con bocciatura in vista. E qui c’è il primo colpo di scena: l’assessore Koprantzelas propone di sostituire la parola “biomonitoraggio” con la parola “VIS -valutazione impatto sanitario”. Il capogruppo Facci accetta e fa un emendamento con la modifica pur di approvare la mozione. Sembra un buon risultato ma si scopre poi che il VIS è obbligatorio a norma di legge e che comunque viene presentato assieme alla VIA – Valutazione Impatto Ambientale – ovvero ad ampliamento dell’inceneritore già avvenuto. Bella presa in giro!
ATTO FINALE: Thiene
Durante il consiglio comunale di Thiene con la mozione presentata da Scanavin e Mojentale di Fratelli d’Italia, risponde con un lungo intervento l’assessore Marina Maino. La discussione viene centrata ancora una volta sul bio monitoraggio, Scanavin e Mojentale chiedono con determinazione che venga effettuato uno studio sulle persone e non sull’aria o sul suolo,
perché vengono già effettuati.
Quello che non viene fatto e che non ha parametri di riferimento negli ultimo 40 anni è appunto la raccolta di dati sull’accumulo di inquinanti e metalli pesanti nell’uomo.
La finalità è quella di fornire un’osservazione trasversale della condizione ambientale del nostro territorio tramite la concentrazione di metalli pesanti sulle unghie dei bambini. Cio’ anche in vista di qualsiasi altro sviluppo industriale, incluso l’ampliamento di Cà Capretta sul nostro territorio.
Perché i bambini? Perché ricercare i metalli pesanti e le fonti di inquinamento in età infantile
ha il vantaggio di essere gravata da bassissimi fattori di “confondimento” e se valutata su un territorio circoscritto, come il nostro,
può offrire lo spunto per individuare eventuali fonti di rischio ed offrire suggerimenti per indagini mirate.
Meglio conoscere una situazione reale in questo preciso momento per prendere decisioni ed eventualmente attuare modalità compensative, invece di non sapere
nulla e decidere di non approfondire affatto.
Il costo è di circa 10.000 euro e non rappresenta una spesa non affrontabile per un comune come Thiene.
Sentita la mozione e dopo una lunga discussione il
Sindaco Michelusi propone il ritiro della mozione in cambio dell’istituzione di una commissione in cui verranno auditi, se accetteranno, Arpav e ULSS 7. Scanavin chiede che venga inserito in commissione anche ISDE – associazione italiana medici per l’ambiente -ma la risposta del presidente del consiglio Andrea Zorzan lascia tutti di stucco: la proposta di chiamare ISDE è irricevibile, non è accettabile, in quanto ISDE non è un soggetto istituzionale.
È un vero peccato che il Presidente del Consiglio non sia a conoscenza invece che ISDE ha avuto un peso non indifferente nel caso/scandalo Miteni apportando il proprio contributo attraverso analisi molto precise sul tema. Vedremo il proseguo e se effettivamente questa commissione prenderà veramente forma”.
Giulia Scanavin e Federico Mojentale per Fratelli d’Italia
Gabriele Facci capogruppo listra civica per Santorso
Emanuele Sartori e Vanna Dalla Vecchia per Noi di Marano
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