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Sanità : “Il Veneto in testa per spesa privata”

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In Veneto la percentuale delle famiglie che spendono oltre il 20% del reddito disponibile (reddito totale al netto della spesa alimentare) per curarsi è tra le più alte d’Italia, la più elevata di tutto il centro-nord del Paese, superata solo da quella di alcune regioni del Sud.

Lo dimostra la ricerca, resa nota nei giorni scorsi, condotta dal professor Antonello Maruotti, docente di statistica all’università Lumsa di Roma insieme al ricercatore Pierfrancesco Alaimo Di Loro e Kathleen Johnson dell’Università della West Virginia, di uno studio che mette a nudo tutte le criticità del federalismo in ambito sanitario.

Come dimostra la tabella allegata, in Veneto sono 125.194 le famiglie che hanno speso oltre il 20% del reddito per curarsi, pari al 5,99% del totale dei nuclei familiari residenti nella nostra regione, con una percentuale superiore a quella della Lombardia che in questi anni si è caratterizzata per un pesantissimo processo di privatizzazione dei servizi sanitari.

Il dato del Veneto (superiore a quello di tutte le regioni del Nord e del centro d’Italia) è particolarmente preoccupante anche in ragione di altri due elementi.

1)    Il reddito medio in Veneto è più elevato di quello di molte altre regioni: ciò significa che la “spesa reale” delle famiglie venete per curarsi è probabilmente più elevata di quella di alcune regioni del Sud in cui i redditi sono più bassi.

2)    A luglio di quest’anno AGENAS (l’agenzia nazionale dei servizi sanitari) ha rilevato come in Veneto (tra il  2018 e il 2022) sia calato del 10% l’importo dei ticket sanitari pagati dai cittadini: ciò significa che una parte sempre più consistente della spesa sanitaria affrontata dalle famiglie si concentri sui servizi offerti dalle strutture sanitarie private.

A noi pare, di fronte a questo quadro, che non ci sia molto da “gioire” per lo stato della sanità pubblica in Veneto visto che le famiglie, secondo questi dati, sembrano ogni giorno di più costrette a rivolgersi alla sanità privata per soddisfare le loro esigenze di cura o a rinunciare alle cure stesse se non dispongono delle risorse economiche necessarie.

E non ci pare proprio che l’autonomia differenziata sia la risposta se i risultati sono questi in un ambito, quello sanitario, in cui la competenza è già regionale.

Per Sinistra Italiana Veneto,
il Coordinatore Regionale Marco De Pasquale
il Responsabile del Gruppo Sanità di Sinistra Italiana Veneto