A Carrè, come a Zugliano, Valli del Pasubio e tanti altri comuni, il candidato sindaco è solo uno ed il comune, se alle urne non si raggiungerà il quorum, rischia il commissariamento.

E’ amareggiato Davide Mattei, sindaco uscente che ha deciso di non ripresentarsi e non riesce a comprendere come, dalle 4 liste di 5 anni fa, ora l’unica candidata è la sua vice. “Colpa della critica deresponsabilizzata sui social”, secondo Mattei e della gente che crede che basti un commento su Facebook per fare politica.

“Il fatto che a Carré si presenti una sola lista mi lascia un po’ l’amaro in bocca – ha sottolineato Mattei – Ho sempre affermato che in questa campagna elettorale sarei stato super partes. Non ritenevo giusto influenzare la partita da fuori campo, ma purtroppo però non ci sarà alcuna partita. Siamo partiti 5 anni fa con 4 liste, un dibattito acceso, una forte contrapposizione dialettica, a volte anche scorretta, sia dentro in consiglio che nelle varie organizzazioni e nei gruppi del paese. Sicuramente il mio personale modo di operare e quello del mio gruppo di Immagina Carrè, sono andati nella direzione di instaurare un clima di dialogo, di disinnescare le polemiche, nel far bene nell’interesse di tutti e non solo della nostra parte. Questo, assieme ai risultati ottenuti, privi di retaggi del passato e supportato dal buon rapporto avuto sempre con la cittadinanza con le associazioni e con le categorie produttive, hanno sicuramente influenzato l’attuale clima, decisamente più calmo e di conseguenza più assopito. La sempre maggior presa di consapevolezza della complessità e delle responsabilità del ruolo, unita ad un preoccupante disinteresse generale ed da una più facile e dilagante critica deresponsabilizzata sui social, hanno inoltre allontanato molte fasce della popolazione dal voler partecipare attivamente alla vita amministrativa del paese”.

Mattei ha poi spiegato che cosa è successo nel suo paese e perché Carrè si è trovata ad elezioni con un solo candidato.

“Una parte della nostra lista Immagina Carrè, anche a seguito di una naturale richiesta di nuove energie (dopo 10 anni di attività) e della mia scelta di non ricandidarmi, ha liberamente deciso di abbandonare la vecchia denominazione e di creare un nuovo gruppo assieme a dei rappresentanti che prima afferivano ad uno dei gruppi di opposizione (Carrè Unita) – ha spiegato Mattei – Gli altri due gruppi di minoranza (Noi per Carrè e Viviamo Carrè) invece non hanno presentato liste per carenza di persone. Quali scenari avremo adesso? Ho massima stima nelle competenze, nella correttezza, nell’amore per Carrè di tutto il gruppo che si candida ora, ma inevitabilmente non possono rappresentare idee e valori di tutti. Può un consiglio comunale senza opposizione essere cosa buona per un paese? Può l’assenza di accesso agli atti comunali, l’assenza del diritto di interrogazione consiliare essere considerato democrazia? Ci sono dei temi che esigono controllo ed opposizione anche per il bene della maggioranza. L’altro scenario che non è da sottovalutare ed è il commissariamento per assenza di quorum, sarebbe altrettanto poco edificante. Sono giorni che penso a questi temi e questo era lo scenario che avrei assolutamente voluto evitare”.

A.B.

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