Tra ricostruzioni fantasiose e ipotesi non confermate dalle forze dell’ordine, che hanno le bocche serrate, arriva la notizia che quel cadavere ritrovato nei boschi del Monte Corno, nel comune di Lusiana, potrebbe appartenere all’uomo indagato per l’aggressione avvenuta giovedì scorso a Caltrano e che ha scioccato la comunità per la ferocia.

Un fatto di cronaca ai danni di una madre ed un figlio per fatti che sembrerebbero veramente  banali se si pensa alla violenza di chi avrebbe impugnato un’ascia che poteva uccidere. E che con la propria auto non ha esitato a mettere sotto le ruote una donna di 48 anni, che è stata dimessa poche ore fa. Forse c’è dell’altro dietro quell’apparente incidente? o forse l’indagato a piede libero non ha semplicemente retto alla pressione mediatica, che si è scatenata attorno ad un fatto “eccezionale” per gravità.

A dire e a chiarire saranno le telecamere che hanno filmato la scena dell’aggressione, filmati che i carabinieri hanno detto di non divulgare. Forse in quei fotogrammi c’è molto di più di quanto ricostruito e accaduto in via Monte Cengio a Caltrano, paese tranquillo e certamente non abituato a fatti di sangue del genere?

di Redazione AltovicentinObnline (foto di repertorio)

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