Ciao Cristina. Piovene ammutolita e  piange una donna che ha saputo infondere fiducia e coraggio nelle persone. Se ne è andata Cristina Longhi, assessore del Comune di Piovene. Quel male che da anni la metteva a dura prova ha vinto su di lei.  “Un dolore tremendo: lascia un vuoto enorme”, così il primo cittadino Erminio Masero.

Madre e moglie, 53 anni, Cristina Longhi ha combattuto con tutte le sue forze quel male che l’aveva vista anche in prima linea nel sensibilizzare le donne che, come lei, colpite da un tumore si trovano ad affrontare un percorso tutto in salita. Fatto anche di valichi psicologici, oltre che fisici.
Una donna che fino all’ultimo ha voluto non palesare mai quanto la sua battaglia di vita fosse pesante.  Un sorriso e un “va bene”. Cercando di non mancare mai anche a quegli impegni ufficiali che il suo ruolo di amministratore comunale comportava.  Oltre al sociale sue le deleghe al lavoro, famiglia, anziani, istruzione e formazione, pari opportunità  e rapporti con Aulss n. 7 “Pedemontana”. Una mole di incarichi che affrontava sempre  e comunque pur di vedere raggiunto l’obiettivo. Fino all’ultimo: come lo scorso 25 luglio al taglio del nastro del nuovo centro diurno e, un mese prima ancora, alla consegna dei mezzi per il trasporto di anziani e persone con disabilità. Ma su tutto non mancava mai la sua dolcezza ed umanità.

“E’ un grande dolore”. Con voce strozzata, raggiunto al telefono, il sindaco Masero trova forza in quanto Cristina ha saputo dare ai piovenesi. “La fiducia su tutto. Impegnata nel sociale, era diventata una figura di riferimento per la sua umanità e competenza- spiega ancora Erminio Masero, sottolineando come Cristina Longhi si spendesse per ciascuna persona- E’ stato un onore, per me e i miei colleghi, lavorare con lei. Ci ha insegnato cosa significa non mollare mai. Cosa significa affrontare la vita, anche col sorriso sulle labbra. Sempre. Siamo vicini al suo adorato Franco e alle sue amatissime figlie Giorgia e Giada. A manna Adriana e al papà Gianni. A loro il nostro abbraccio e il nostro affetto”.

La notizia della scomparsa di Cristina Longhi ha presto raggiunto Piovene. Una comunità sgomenta e, per la sensibilità ed il tocco gentile  di Cristina, di certo non pronta a perderla così presto. In lei l’immagine di chi credeva  nella vita, nel sentimento, nell’impegno e nella dedizione verso il prossimo. Un proiettare verso l’esistenza che, nelle ultime settimane, aveva subito battute d’arresto. Poi, in settimana, il ricovero all’ospedale di Santorso. Infine, nella serata di sabato 29 agosto, la vita di Cristina che si spegne definitivamente.

Una guerriera. Una grande donna. Così in molti la tratteggiano. Giustamente e senza retorica. Una fra noi che, pur nella propria fragilità data dalla malattia, non si è risparmiata per gli altri. Facendo anche volontariato per quelle persone che, come lei, si trovavano a combattere una malattia. Un calvario quello di Cristina che non l’aveva mai fermata comunque. Diventando, per alcuni anni, anche membro del direttivo dell’associazione onlus di volontariato oncologico Raggio di Sole.

Paola Viero

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