“L’aggressione a Matteo Salvini è un grave segnale di pericolo per la democrazia”. Con questa parole l’onorevole Filippo Busin, impegnato in Senato con la Lega Nord, commenta quanto è successo ieri a Bologna quando, durante una visita ad un campo rom, l’auto del leader del Carroccio è stato aggredita e sfondata a calci e pugni.

“Esprimo solidarietà a Matteo Salvini non solo come leghista ma soprattutto come uomo – ha commentato Filippo Busin – l’episodio di Bologna è di una gravità assoluta. Indipendentemente dal suo pensiero, un leader di partito che professa democraticamente le proprie idee è stato lasciato solo di fronte a un’orda di persone che volevano linciarlo. Ritengo che chi di dovere ne dovrà rispondere”.

 

Disgustato dall’accaduto e stupito per l’assenza di forze dell’ordine durante una visita annunciata, Busin sottolinea che i fatti di Bologna saranno per la Lega Nord un ulteriore motivo per procedere con ancora maggiore convinzione nelle sue battaglie.

“Sono esterrefatto di quanto è successo a ‘Bologna la rossa’ – ha sottolineato il thienese Busin – perché la storia della città è fatta di lavoro, di persone oneste, di cittadini che si sono rimboccati le maniche. Oggi – ha concluso – proprio queste persone, si vedono minacciate da frange di violenti e indisciplinati a causa di una sinistra che ha sempre voltato la testa dall’altra parte e che spesso ha assecondato la ribellione violenta”.

A.Bia

 

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