Alla faccia di chi pensa che i voti di Luciano Parolin valgano più al ballottaggio che alle elezioni del 6 maggio, lui come primo cittadino di Thiene si vede benissimo, tant’è che ha già in mente di tenersi stretto l’assessorato alla cultura, e ha deciso di dare quello del commercio direttamente ai commercianti.

E’ rimasto sbalordito dalla mancanza di preparazione dell’attuale maggioranza e dell’opposizione sul tema Digestore, al quale si oppone decisamente per il bene dei cittadini e del territorio. E’ un ironico, poliedrico e stravagante il candidato di Italia dei valori, che ieri sera ha mangiato una pizza al locale ‘A Modo Mio’, insieme a una decina di collaboratori della sua lista. Piccolino, ma scattante, nei prossimi giorni si vestirà da uomo-sandwich per promuoversi, e sottolinea che si paga ‘la propaganda di tasca sua nonostante il partito abbia messo in pista 5 testoni’. Non teme niente e nessuno, è un nonno felice che pensa al futuro della figlia e agli studi del nipote, e dopo aver festeggiato 43 anni di matrimonio, altro non vede se non il benessere della famiglia. Ha messo una pietra sopra ad alcune polemiche sul mondo gay che lo hanno investito nel passato, a suo dire perché si è spiegato male o è stato male interpretato, e guarda avanti alle prossime elezioni con la soavità di un caterpillar. Sul pettegolezzo che vuole l’Italia dei Valori alleata della Lega Nord ad un eventuale ballottaggio, Parolin è categorico: ‘Io sono di sinistra, e non potrei mai, per principio allearmi alla Lega. Però le scelte finali spettano al partito’. In effetti, Parolin è un uomo di partito. Vede le liste civiche come delle maschere che nascondono la vera identità, e sostiene con forza che il partito è il passato, il presente e il futuro della politica, perché ‘Sono gli uomini che sbagliano, non i partiti’. Il candidato di IDV si definisce un uomo tranquillo, ma energico: partecipa con grinta ai dibattiti, ma si chiama fuori dal gioco quando le accuse non lo riguardano. E’ il caso successo qualche giorno fa, ad un incontro al quale erano presenti i 5 candidati sindaco di Thiene. ‘Nello scambio di reciproche accuse tra due di loro, i nervi sono saltati e si sono sentiti pugni sbattere sul tavolo – racconta Parolin , prendendosi beffa dei suoi avversari con una sonora risata, consapevole che nel mondo della politica, le scuse e le accuse sono all’ordine del giorno –  sono volate minacce di far uscire gli scheletri dagli armadi’.

Su una  cosa però, non ha voglia di ironizzare Parolin. Un argomento a lui caro e che sta particolarmente a cuore al  gruppo IDV : la questione Digestore.

Parolin viene affiancato  nel discorso da Beniamino Caretta, candidato nella lista e responsabile IDV anche per Villaverla. ‘Ci siamo ritrovati a discuterne venerdì, e siamo rimasti sbalorditi da come tutti siano caduti dalle nuvole – ha spiegato Caretta – Sembrava che fosse la prima volta che sentivano parlare dei problemi e delle perplessità legate al Digestore. ‘ Il sindaco Busetti ha dichiarato che non era a conoscenza di tutti i retroscena, ma che farà il possibile per migliorarne l’utilizzo ed analizzare la gestione. E’ assurdo tutto questo, esiste una delibera del 2010, che ha avuto l’approvazione di tutti coloro i quali ora mettono in discussione gli impianti del Santo. Il progetto era già partito – continua Caretta –  significa che tutti sapevano tutto. Mentono spudoratamente fingendo di non sapere quello che hanno deliberato’.  A questo punto, riprende le redini in mano del discorso Luciano Parolin: ‘L’amministrazione in carica ha approvato il progetto e adesso sembra non ricordare cosa ha approvato, anche  l’opposizione che ha evidentemente ‘dormito’ sopra una delibera da 6 milioni di euro, visto che non si è in nessun modo ribellata alla realizzazione di un progetto che costa tantissimo e che prevede espropriazioni di terreni e rischio di danno ambientale. La posizione di IDV è netta contro il Digestore, tant’è che, abbiamo informato il deputato europeo  Zanoni  perché promuovano tutte le azioni politiche e amministrative necessarie a bloccare un’opera dannosa per l’uomo e l’ambiente che lo circonda’.

Anna Bianchini

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