C’era tutta la Lega che conta a dare supporto ad Ilenia Tisato, la candidata del Carroccio che punta alla poltrona di primo cittadino alle prossime elezioni amministrative comunali e che si è presentata questa sera, davanti ad un pubblico di 130 persone.

“Una grande squadra”, che tiene le redini in Regione e a Roma e che è intenzionata a spalleggiare la sua esponente scledense, iscritta al partito da 15 anni .

48 anni, sposata e con un figlio ed una professione tutta sua. “Valori aggiunti”, come ha sottolineato il ministro Erika Stefani, accorsa a Schio anche con la febbre alta per dimostrare il supporto ad Ilenia Tisato, che nella sua Schio vuole “togliere il declino che da tempo pervade soprattutto in alcune aree più isolate. Molti spazi di condivisione sono occupati da giovani che spacciano e la loro presenza crea una forte insicurezza e preoccupa tutti, dai ragazzi ai più anziani. Schio non merita questo, deve rialzare la testa e ripartire alla grande”.

Il cuore prima di tutto, è il concetto che Ilenia Tisato vuole portare a Schio, che ritiene essere una città governata in modo molto tecnico e carente nei sentimenti.

“Non è ancora il momento di rivelare il programma – ha spiegato Ilenia Tisato – Sono una donna, una moglie, una mamma e una professionista, ma troverò il tempo di dedicarmi alla mia città”.

“Essere donna non è un handicap – ha sottolineato Erika Stefani – Avere una famiglia ti permette di essere a contatto con la vita reale, cosa fondamentale per un politico”.

Uniti sul fronte dell’importanza del “fare squadra” tutti i partecipanti alla presentazione. Oltre ad Erika Stefani, anche l’europarlamentare Mara Bizzotto, l’onorevole Erik Umberto Pretto, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il consigliere regionale Maurizio Colman e l’assessore comunale di Malo Roberto Sette, hanno voluto esprimere la loro soddisfazione nel candidare a nome del partito “una donna mite ma decisa, in grado di trasmettere a Venezia e a Roma le istanze e le necessità del territorio. Ilenia sa ascoltare e darà a Schio una linfa vitale – hanno concluso – e riporterà la sua città ad essere il baricentro dell’Alto Vicentino”.

A.B.

 

 

 

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