RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO FEDELMENTE
“E’ successo di nuovo. Ieri hanno inaugurato la casa di comunità di Arsiero. L’assessora regionale Lanzarin ha esultato: “oggi ho inaugurato ad Arsiero la Casa di comunità”. Nastri tagliati, mancano solo i fuochi d’artificio. “Quindi si sta procedendo molto velocemente, con questi presidi che diventano fondamentali per l’integrazione con la parte ospedaliera, ma sono soprattutto più vicini alla popolazione anziana, fragile, cronica”. Pare di essere tronati alla propaganda di antichi regimi. Perché nei giornali si legge che lì addirittura ci sarà un Centro di salute mentale (ma come, perfino a Schio non si riesce ad avere, c’è solo un ambulatorio aperto la mattina), un consultorio ( ma come, a Schio a fine agosto non ci sarà più nemmeno uno psicologo e il sarà un servizio monco). Come a Malo siamo di fronte all’ennesima narrazione autocelebrativa. In realtà non si crea nessun servizio, si sposta qualcosina e poi si cambia semplicemente il nome.
Ad Arsiero c’era già un gruppo di medicina integrata, così come c’era già a Piovene. Di fatto si è semplicemente spostata la sede degli infermieri della Assistenza Domiciliare integrata, che tra l’altro sono itineranti, da Piovene ad Arsiero. Una semplice riorganizzazione interna. Ecco la Casa della Comunità. Anche Bramezza ha esultato: “Siamo orgogliosi di attivare già a partire da oggi la Casa della comunità di Arsiero”. Noi invece siamo stufi davvero di subire questa retorica. Dopo la crisi della neuropsichiatria infantile, che riesce a dare sempre meno risposte ai bambini e ai ragazzi più fragili, un Centro di Salute mentale che dovrebbe essere aperto 12 ore al giorno e invece è aperto solo al mattino, incapace di seguire come si dovrebbe le persone con problemi di salute mentale, il collasso dei consultori, siamo davvero nauseati da questa narrazione deformante, da queste continue inaugurazioni di servizi che ci sono già, semplicemente spostando un po’ qua e un po’ là, cambiando il nome elle cose già presenti. Francamento tutto questo appare sempre più una presa in giro per i cittadini. Vorrei a questo punto sapere per le nostre quattro Case di comunità ( Schio e Thiene ancora da inaugurare, Malo e Arsiero già inaugurate) quali sono finora i servizi erogati ed esistenti rispetto agli obiettivi previsti dalla normativa nazionale?”
Carlo Cunegato, Coalizione civica Schio
