Dal 2014 i medici di medicina generale dovranno aggregarsi. Potranno farlo creando la medicina di rete, la medicina di gruppo o la medicina di gruppo integrata/Utap (Unità Territoriale di Assistenza Primaria). A stabilirlo è sia il nuovo piano socio sanitario regionale sia il decreto Balduzzi del 2012. Nel Vicentino esistono delle realtà che già da tempo lavorano in forma aggregata. Sono l’Utap di Zugliano e l’Utap MediValli di Arsiero, entrambe appartenenti all’Ulss 4.

Del presidio medico arsierese si è parlato ieri pomeriggio (21 marzo 2013) nel corso di una tavola rotonda, organizzata da Cgil e Spi, alla quale hanno partecipato Gino Ferraresso del Dipartimento Stato Sociale della Cgil di Vicenza, Igino Canale, segretario generale dello Spi provinciale, Marina Bergamin, segretaria generale della Cgil berica, Domenico Nicoli, referente di medicina di gruppo MediValli Arsiero, Roberto Toffanin, direttore sanitario dell’Ulss 4, Tiziano Busato, sindaco di Arsiero, e Alberto Toldo, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 4.

“Il territorio dell’Ulss 4 e le sue esperienze avanzate in tema di sanità e salute confermano che certe prassi virtuose sono possibili già da tempo”, ha affermato Igino Canale, subito seguito da Gino Ferraresso che ha sottolineato come l’azienda socio sanitaria nel corso degli anni abbia riservato particolare attenzione ai servizi territoriali, in particolare all’esperienza delle Utap. “Ciò comporta sicuramente un maggiore avanzamento in termini organizzativi e temporali, ma il dato che ci preoccupa (e questo vale per tutte le Ulss) è quello delle risorse a disposizione che vanno diminuendo – ha fatto presente Ferraresso -. Analizzando le delibere delle Ulss vicentine, in merito alle aggregazioni dei medici di medicina generale, si nota che il finanziamento concesso dalla Regione è esiguo: copre un terzo dei costi preventivati dalle stesse aziende. Serve pertanto uno sforzo comune per non trasformare un progetto tanto ambizioso in isolate esperienze locali. Se ciò avvenisse, si creerebbero ulteriori differenze tra cittadini e cittadini, anche all’interno della stessa Ulss”.

Questo aspetto è stato ribadito anche da Marina Bergamin: “I tagli, essendo lineari e non tenendo conto delle specificità delle singole realtà, mettono in discussione i LEA, i Livelli essenziali di assistenza, l’occupazione e la qualità delle prestazioni. Il rischio è che passi l’idea che esistono una sanità di serie A e una sanità di serie B. Noi crediamo che non sia così perché non siamo un Paese povero. Il problema sta nella ricchezza che è mal distribuita”.

 

A preoccupare è pure l’introduzione di 2 miliardi di nuovi ticket a partire dal 2014. “Questo incremento, sommato alle lunghe liste d’attesa, può spingere i cittadini verso il privato e, soprattutto, portarli alla fuga dalla prevenzione – ha proseguito la segretaria -. Le famiglie oramai scelgono le spese prioritarie, di conseguenza rimandano un intervento sanitario se non sono in grado di sostenerne i costi. Per ripristinare l’uguaglianza, come recita l’articolo 3 della Costituzione, bisogna investire sulla sanità pubblica, su un buon welfare, sulla buona occupazione. Ciò potrebbe essere un volano anche per invertire la rotta della decrescita e puntare allo sviluppo”.

Ritornando all’Utap di Arsiero, Domenico Nicoli ha spiegato com’è organizzata. Ha precisato che medici di medicina generale e guardia medica lavorano in propri ambulatori all’interno di una sede distrettuale rinnovata e che sono contattabili 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, tramite call center. Ha poi puntato l’attenzione sulla prevenzione, in particolare su quella cardiovascolare che ha dato buoni risultati. Ora, però, si punta alla realizzazione di ambulatori dedicati alla cura delle malattie croniche, come il diabete e l’ipertensione, e alla prenotazione delle visite mediche direttamente da casa via web. “Gli interventi apportati finora hanno avuto effetti positivi – ha dichiarato il referente di MediValli –. È sceso il numero di accessi al pronto soccorso da parte dei pazienti di questa zona e pure la spesa è diminuita”.

Roberto Toffanin ha posto l’accento sulla multiprofessionalità delle équipe mediche, chiamate a risolvere la maggior parte dei problemi di salute presentati dalle comunità locali. “L’assistenza primaria è fondamentale – ha detto il direttore sanitario dell’Ulss 4 – perché ciò significa prevenzione, educazione alla salute, maggiore sostenibilità economica dei sistemi”. Il direttore sanitario ha poi anticipato che è in programma una nuova medicina di gruppo a Piovene Rocchette. Riunirà sei medici e con ogni probabilità si aggiungeranno anche quelli di Chiuppano e Carrè.

di Redazione Thiene on line

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia