Si corre ognuno con le proprie forze. È questa la decisione che entrambi gli aspiranti sindaci in corsa per il ballottaggio del 26 giugno prossimo hanno preso alla fine di una settimana dove invece sembrava potesse concretizzarsi qualche inedita alleanza.

Dopo il responso della prima tornata che aveva visto Giampi Michelusi mancare di un soffio l’elezione al primo turno, erano in molti in città a scommettere che sarebbe stato Manuel Benetti, arrivato con la sua coalizione al 30,96% a cercare i numeri per sfilare la sedia sotto al naso dell’assessore uscente.

E nonostante entrambi a urne ancora calde avessero smentito apparentamenti di sorta, pare proprio che il quartier generale del candidato di centrodestra abbia registrato fino all’ultimo un fitto scambio soprattutto con la terza classificata, Giulia Scanavin, che col suo 13,41% rappresentava effettivamente il piatto più ricco a cui attingere. Una linea rossa che però si sarebbe infine interrotta definitivamente.

Benetti in effetti sarebbe stato scettico sull’ipotesi di un inciucio a destra, ma le pressioni per unire le forze contro la corazzata michelusiana – con suggestioni da ‘grosse koalition’ anche in casa Apolloni – avrebbero tentato fino all’ultimo alcuni compagni di ventura del geometra thienese.

Qualcosa però nella macchina da cucire di una diplomazia mai così attiva si sarebbe inceppato e le considerazioni giunte extra time – la possibilità di formalizzare un accordo per il ballottaggio scadeva alle 14 di oggi – da lady Scanavin ne spiegano forse il motivo: “Le urne ci hanno assegnato il ruolo di terzo polo” – spiega Scanavin – “con un risultato nel quale abbiamo creduto fino in fondo, nonostante gli attacchi subiti da molti che temono un vero rinnovamento di questa città. Il ballottaggio è frutto anche dei consensi da noi raccolti e del tracollo dei partiti, con tutta la loro presuntuosa arroganza.

Il nostro risultato ha superato infatti quello complessivamente ottenuto da Lega Nord e Fratelli d’Italia. Ricordo che la mia candidatura è nata proprio perché il centrodestra non ha saputo ascoltare e capire la città e non è stato lungimirante in questo senso. Atteggiamento che permane tutt’ora, con il rischio concreto di riconsegnare la città al centrosinistra. Come se vi fosse una inspiegabile e deliberata volontà di perdere, di non voltare pagina e di non costruire una nuova amministrazione di cui c’è quanto mai bisogno. Qualcuno – conclude in punta di fioretto l’unica aspirante sindaco donna – “dovrà spiegare questo alla cittadinanza. Ad ogni buon conto l’elettore non sbaglia mai e per la prossima domenica faccio i miei auguri ad entrambi i candidati”.

Non entra nel merito di quelli che comunque sono più che voci di corridoio Manuel Benetti che tira dritto quasi mostrandosi sollevato: “Correremo con la coalizione che è comunque arrivata meritatamente al ballottaggio” – dichiara l’ex presidente della pro loco – “e sono convinto che i thienesi sapranno tenere in buona considerazione l’opportunità di voltare finalmente pagina con una persona giovane, piena di energia affiancato da una squadra affiatata e molto competente. Il tempo della sinistra è bene termini qui”.

Alla finestra Michelusi, ermetico ad accordi che avrebbero a suo avviso il sapore delle carte rimescolate a partita iniziata: “Niente trucchi né inganni” – chiosa il poliedrico assessore. ” Dall’inizio della campagna elettorale ho presentato me stesso e le mie liste: con loro, alle quali va tutta la mia gratitudine, siamo pronti a lavorare per il bene della nostra città. C’è poco altro da dire se non che siamo pronti, onorati di usare la fiducia che ci vorrà essere accordata per fare il nostro meglio”.

Marco Zorzi

 

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