Data la carenza di medici, la Regione Veneto ha fatto tutto quel che poteva per aumentare il contingente di medici ammessi ai corsi di formazione specifica in medicina generale. Infatti, il numero di posti messi a bando nel triennio 2021-2024 risulta “più che triplicato rispetto al triennio 2020-2023, passando da 128 a 433 posti”. In particolare, “rispetto alle 85 borse di studio ex bando ordinario attribuite al Veneto nel 2020 si è passati alle 240 previste nel 2021, a cui ne sono state aggiunte ulteriori 66, grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr per un totale di 306 borse di studio”. E anche il contingente ex Decreto Calabria “è stato sensibilmente aumentato, passando dagli 80 posti del 2020 ai 127 assegnati per il 2021”. Lo spiega il direttore della direzione Sanità e Sociale della Regione Veneto, Luciano Flor, a fronte dell’allarme sulla carenza di medici, nel giorno in cui le opposizioni tornano all’attacco accusando la Regione di non fare abbastanza.

“La carenza di medici è una criticità che investe l’intero territorio nazionale causata da un’errata programmazione a livello nazionale, che ha determinato il cosiddetto imbuto formativo”. Situazione a cui “si sono aggiunti gli effetti dell’emergenza Covid 19 prima, e del post pandemia poi, determinando criticità assistenziali e l’adozione di normative specifiche temporanee non sempre coerenti con il contesto normativo generale e con distorsioni a livello di mercato del lavoro”, conclude Flor.

 

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