Sente di avere dato il tutto per tutto per Carrè, ma non si ricandiderà a sindaco. Davide Mattei non tenta il bis e, tra tre mesi,  poserà la fascia. “Lascio un paese migliore di come l’ho trovato cinque anni”.

Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Mattei traccia un bilancio del mandato che lo ha visto alla guida di Carrè. Cinque anni dove “ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo costruito un ponte di dialogo tra l’amministrazione e la comunità -spiega -Siamo partiti da un paese diviso, in cui le associazioni non dialogavano, in cui l’amministrazione e la  parrocchia avevano rotto i rapporti. Non sono qui a dire che la responsabilità di quel clima fosse colpa di uno o dell’altro, ma è un dato di fatto che abbiamo dovuto affrontare”.

Un discorso di commiato per Mattei che, a cinque anni di distanza, lo vede anteporre famiglia e lavoro all’impegno di amministratore, con forti sacrifici spesso conosciuti verso un’attività , “per la quale la passione non smetterà mai -continua – per il lavoro svolto, e i risultati ottenuti, devo ringraziare la giunta che ha speso il proprio tempo al mio fianco, con competenza e gratuità, oltre al consiglio ed al segretario comunali”. Saluta e ringrazia tutti, Mattei, primi su tutti i cittadini che, anche nella progetto della fusione non andato in porto, hanno saputo dare l’immagine di una comunità coesa e “aperta al futuro, non chiusa al passato”.

dalle minacce alla coesione, passando per il dialogo
“Siamo partiti da un paese diviso – ricorda Mattei- I primi mesi sono stati personalmente difficili, con lettere anonime di minacce ai miei genitori, con i cartelloni pubblicati contro la mia persona, con l’alluvione di fine luglio e con la perdita del caro Andrea Filippi.  Con umiltà e senza retaggi storici, ci siamo rimboccati le maniche, abbiamo riappacificato il tutto, facendo  cadere molti pregiudizi che gravavano su di noi. Abbiamo messo al centro il dialogo – continua – dato dignità, e nuova sede a varie associazioni, (alpini, banda e pro loco)  ricreando un rapporto di collaborazione tra Comune e Parrocchia e favorendo la collaborazione tra tutte le associazioni”.

a conti fatti
Nel mandato di Mattei, su Carrè, sono stati investiti quasi 4milioni di euro, per l’85% senza attingere alle casse comunali, ma partecipando a bandi ed ottenendo finanziamenti provinciali e regionali, che hanno permesso una corposa serie di interventi, dalle fognature alla sicurezza stradale, dall’antisismica  alla sistemazione delle frane. ” Abbiamo asfaltato, assieme agli enti superiori, quasi 10 km di strada tra centro, collina e zona industriale – ricorda il primo cittadino i principali interventi fatti  – Spostato il mercato, risolto il problema della strettoia di via Capovilla, realizzato assieme ad Avs la fognatura del centro storico, che negli anni precedenti sembrava impossibile. Ci sono stati poi i lavori di adeguamento sismico di molti degli edifici pubblici –  e ancora – abbiamo aumentato i parcheggi in centro e sistemato le scalette, da decenni trascurate,  che portano al centro culturale”.
“Frutto di una attenta programmazione che- ricorda Mattei – è partita dalla rimozione degli stemmi sulle case ex  Menegatti, dalla demolizione delle stesse, dai buoni rapporti con le partecipate e con gli enti superiori, dal  concorso di idee che ha portato nuova linfa progettuale al Comune. Per tutto questo ringrazio anche  gli uffici comunali”.

“Ora ci mancano due grossi obiettivi, la sistemazione di Piazza degli Alpini e la rotonda nell’intersezione tra  Via Marconi e via Tedesca, progetti per i quali non abbiamo voluto correre per averli come spot elettorali – mette in chiaro-  Sono progetti in ogni caso già pianificati e già con coperture finanziarie, molte di queste grazie a finanziamento da enti superiori”.

“spenta la miccia, con me Carrè ha voltato pagina”
Ma se tanto è stato fatto a suon di carte e cantieri, quello che rende ancora orgoglioso Mattei è l’avere reso Carrè un paese con una richiesta di spesa sociale calata, questo grazie “al tessuto sociale che in questi cinque anni è migliorato,  che ha portato anche ad avere pochissimi problemi di sicurezza pubblica ed un  monitoraggio attento sull’inserimento e relativa integrazione  di richiedenti asilo – oltre a mantenere vivo il rapporto col tessuto economico  – che è ottimo, dai privati alle imprese ed anche coi commercianti, che devo ringraziare per la loro comprensione sui disagi dei lavori del centro storico – continua  -prova ne sono i  proventi da oneri di urbanizzazione, dai contributi straordinari del piano degli interventi. Abbiamo valorizzato attività culturali che si stavano spegnendo e proposto di nuove con un ottimo seguito. Lavorato bene coi comuni contermini, per la valorizzazione della collina e per l’ottimizzazione dei servizi, con lo sportello unico edilizia privata in fase di creazione”.

“Abbiamo soprattutto disinnescato i conflitti che per troppi anni avevano inquinato la vita amministrativa e  civica di questo paese- spiega ancora davide Mattei -Speriamo di aver fatto voltar pagina e di aver garantito quel necessario passaggio generazionale che è  fondamentale in ogni ambito.  Delle amministrazioni precedenti riconosco che hanno sempre tenuto in ordine i conti, e ci apprestiamo  anche noi a lasciare ai futuri amministratori un bilancio sano e forte, con un livello di tassazione tra i più bassi della zona e mantenuto stabile per tutto il mandato.

a chi verrà
A chi prenderà il suo posto, Mattei si sente di proporre di “investire su un ulteriore efficientamento energetico e su nuove tecnologie di videosorveglianza- e ancora -Mantenere un buon dialogo con le varie associazioni, recuperare le periferie, da Ca Magra a  Colombara, oltre alla campagna in generale, investendo ulteriormente sulla collina.  Sarà difficile invece procedere con la ristrutturazione della ex latteria e dei nuovi impianti sportivi, senza nuovi finanziamenti. E qui la mancata fusione si farà sentire, ma invito i futuri amministratori a non mollare la presa, a ricercare accordi, magari sovracomunali e bandi in merito”.

“Lascio al mio gruppo, ai miei assessori, decidere il proprio futuro, confidando di mantenere quella posizione  civica di trasversalità che ci ha contraddistinti nelle nostre diverse anime- conclude il sindaco Mattei -Lascio il paese di Carrè forte e in salute, deluso forse per il risultato del referendum sulla fusione, ma allo stesso tempo rinforzato dall’immagine con la quale ne è uscito coeso e aperto al futuro, non chiuso al
passato. Un paese con un territorio magnifico, un tessuto associativo che tanti ci invidiano, un tessuto economico e  sociale sano, un ambito sportivo di eccellenza. Un paese forse più grande dei suoi 3600 abitanti.  Termino il mio mandato con un paese migliore di come l’ho trovato 5 anni fa, e questo alla fine è quello che conta”.

Paola Viero

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