Monte di Malo cerca un milione di euro per le sue strade.
Gli interventi più urgenti riguarderebbero 7 tratti stradali (Strada comunale per Faedo, Strada comunale per Malo, Strada comunale per Boro-Maso, Strada per Via Ceola, Strada per Via Fochesati, Strada per Via Martini, Strada per Cason Lodi) per un importo complessivo stimato in circa un milione di euro.
Il problema è che quei soldi nelle casse del comune montano non ci sono e il sindaco Mosè Squarzon, dopo aver posto in essere importanti e preziosi interventi riguardanti le scuole con la relativa palestra e la sicurezza degli edifici anche dal punto di vista sismico, si trova in difficoltà per il reperimento degli interventi alla rete viaria.
“Il mio intento sarebbe quello di anticipare per quanto possibile gli ipotetici sinistri; conoscendo il territorio, a mio avviso, almeno per quanto è prevedibile o ipotizzabile in caso di eventi meteo straordinari, cercare delle soluzioni, che possano limitare il peggioramento delle condizioni è da lungimiranti; sperando che chi potrebbe fornire una debita assistenza finanziaria, si metta le mani nella coscienza”, ha riferito lo stesso primo cittadino.
Con un territorio suddiviso in piccole contrade molto distanti tra loro, e con interventi che aspettano dal lontano 2010, la situazione è divenuta oramai insostenibile, tanto che i 60mila euro che ogni anno vengono destinati alla manutenzione straordinaria sembrano non bastare.
I disagi per i residenti rischiano di diventare importanti, tanto che in parecchi punti non si tratta più di semplice prevenzione, ma di tutela della sicurezza della circolazione stradale e dei suoi utenti. Sulla determina relativa all’approvazione del progetto per l’accesso ai bandi, si notano anche interventi di natura più profonda, che interessano anche cedimenti delle fondazioni stradali, fenomeni franosi, fessurazioni e avvallamenti che rendono alquanto pericolosa la circolazione stradale.
Su questo scenario, resta sempre sullo sfondo anche se in maniera più sfocata, la questione della mancata fusione, che avrebbe portato alle casse del piccolo comune una cifra stimata attorno ai 4 milioni di euro, che sarebbero stati sufficienti per coprire anche gli interventi alle malridotte strade di Monte di Malo.
Progetto di fusione interrotto a pochi passi dalla meta proprio dal sindaco Squarzon, che intendeva così interpretare il malessere diffuso della popolazione di Monte di Malo, apparentemente contraria all’unione con i cugini maladensi per paura di essere dimenticati e abbandonati a se stessi.
Il sindaco di Monte di Malo intanto non resta con le mani in mano, e continua a lavorare alacremente per migliorare il suo paese, tanto da riuscire a far assumere in questa settimana a tempo indeterminato un agente di Polizia Municipale, fino ad ora in distacco al comando di Polizia Municipale di Malo, e alleggerendosi così dell’obbligo di dover pagare circa 40mila euro di spesa corrente se il dipendente fosse tornato in capo a Monte di Malo.
Grazie all’accordo firmato nel 2014 tra i due comuni contigui, con la nascita del Corpo Intercomunale di Malo e Monte di Malo, Squarzon era già riuscito a contenere i costi per il suo Comune, grazie ad una convenzione che prevedeva un costo di ‘soli’ 32mila euro, e firmata quando a capo del comando della Polizia Municipale c’era Nadia Fochesato e assessore alla sicurezza era Matteo Golo (lei appena tornata al suo ruolo dopo una breve parentesi presso l’ufficio delle Dogane di Vicenza e fortemente voluta dal sindaco Marsetti e lui neo vicesindaco e assessore della giunta maladense). Convenzione che ha fatto risparmiare al piccolo comune montano nei 5 anni di vigenza dell’accordo circa 300mila euro, finiti nel bilancio di Malo.
Pier Daniele Dalle Rive