È un intervento duro, politico e fortemente simbolico quello con cui Carlo Cunegato, consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra, eletto nel Vicentino con oltre novemila preferenze, inaugura il suo ruolo di amministratore di minoranza in Consiglio regionale. Al centro della polemica una fotografia che ritrae il neo presidente della Regione Veneto Alberto Stefani accanto a don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.
«Questa foto stride», scrive Cunegato in un lungo post sui social. Secondo l’esponente di Avs, l’accostamento tra un esponente di primo piano della Lega e una figura come don Carraro rappresenta una contraddizione profonda, perché mette fianco a fianco mondi e valori che giudica “sideralmente lontani e incompatibili”.
Nel suo intervento Cunegato rivendica il ruolo e la storia del Cuamm, una delle principali ong sanitarie italiane impegnate in Africa, attiva da decenni nella promozione del diritto alla salute attraverso progetti di lungo periodo, dalla costruzione di ospedali alla formazione universitaria. Ricorda anche esperienze personali: l’incontro diretto con don Carraro, descritto come una figura “autorevole e insieme genuina”, capace di usare parole semplici ma dense, e la conoscenza di molti medici che operano con continuità nel continente africano.
Da qui l’affondo politico. Cunegato sottolinea come, negli ultimi anni, la Lega abbia spesso indicato le ong come bersaglio polemico, contribuendo – a suo giudizio – a una narrazione che trasforma la solidarietà in un problema e rovescia i valori dell’inclusione. Nel mirino finiscono anche esponenti di primo piano del partito, come il vicesegretario Roberto Vannacci, citato per dichiarazioni definite apertamente razziste, e il passato amministrativo di figure come Massimo Bitonci, ricordato per scelte simboliche e provocatorie durante il mandato da sindaco.
Particolarmente severo il giudizio sulle parole con cui Stefani ha commentato l’incontro con il Cuamm, parlando della salute come “diritto umano universale” e del ruolo della Regione Veneto al fianco di medici e volontari. Per Cunegato si tratta di «un raffinato esercizio di ipocrisia», che non trova riscontro nelle politiche concrete. Nel post vengono ricordati l’aumento degli ambulatori privati in Veneto, la crescita della spesa sanitaria a carico delle famiglie e il progressivo definanziamento della sanità pubblica, sia a livello regionale sia nazionale, con una previsione di spesa che scenderebbe sotto il 6 per cento del Pil nei prossimi anni.
«Un diritto sempre più trasformato in merce», scrive il consigliere regionale scledense, che chiude citando Heinrich Heine: “Si predica acqua e si beve vino”.
Il post segna di fatto il debutto politico di Cunegato come consigliere di opposizione in Regione. Un esordio che chiarisce fin da subito la linea: critica frontale alla maggioranza leghista e rivendicazione di un’idea di sanità pubblica, solidarietà e diritti universali che, secondo Avs, oggi trova nel Cuamm un simbolo coerente e nella politica regionale un interlocutore distante.
di Redazione AltovicentinOnline
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