La chiusura della guardia medica e ora il trasporto a pagamento per i dializzati. Comunicati stampa dai toni sensazionalistici per annunciare l’acquisto di macchinari, magari acquistati da qualche industriale e che non verrà utilizzato per l’assenza di medici e nemmeno una parola se viene soppresso un servizio. Magari servizi per chi sta peggio come i dializzati o gli anziani che hanno bisogno della guardia medica. Nessuna comunicazione ai cittadini, tranne freddi cartelli dietro gli ambulatori.

Ad intervenire, dopo la notizia che l’Ulss 7 farà pagare il trasporto a coloro che si devono sottoporre  alla dialisi, grazie alla denuncia dell’Associazione nazionale di Emodializzati, è la consigliera di minoranza dem Giulia Andrian che scrive in un comunicato stampa: “l’Ulss 7 non fa certo comunicati stampa sui servizi che toglie, ma non dà neanche preavvisi ai pazienti interessati. Il Dg Carlo Bramezza ha giustificato la decisione dicendo che hanno uniformato le modalità di rimborso su tutto il territorio dell’azienda perchè da sempre funziona così nel distretto bassanese, senza che ci siano proteste. Ma il punto è che fin dal 1985 l’Ulss Altovicentino aveva reso gratuito il trasporto per gli emodializzati e questa buona pratica era stata fatta propria da tutte le Ulss del Veneto, tranne quella di Bassano. E’ la dimostrazione che  l’accorpamento delle due Ulss della provincia di Vicenza si rivela un gioco al ribasso dei servizi. Se da una parte c’era un servizio e dall’altra no, anziché migliorare Bassano, si peggiora l’Altovicentino.

La consigliera di opposizione di Schio  continua: “Ci chiedono come mai qui la cittadinanza sia più attenta ai  servizi sanitari, come mai ci sia più senso civico e più partecipazione alle manifestazioni in difesa della sanità pubblica. Il motivo è semplice: l’Ulss Altovicentino era un’eccellenza e, pezzo per pezzo, stanno erodendo le piccole conquiste degli anni passati.  Infatti, se la dialisi è una cura salvavita e, in quanto tale, è gratuita, non lo dovrebbe essere anche il trasporto che permette ai malati di sottoporsi alla cura?”

Il capogruppo Pd del  Consiglio comunale di Schio conclude: “Non ci stancheremo mai di denunciare come il servizio sanitario pubblico venga smantellato pezzo per pezzo, colpendo piccoli gruppi (questa volta i dializzati), mentre la maggioranza dei cittadini non se ne rende conto. A pagare naturalmente sono coloro che hanno meno possibilità economiche, perché chi può, paga e tace”.

 

di Redazione AltovicentinOnline

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