E’ la rivelazione femminile della campagna elettorale per le amministrative 2022 e basta parlarci dieci minuti per comprendere, che non è una donna di quelle che spesso fanno sfigurare le quote rose per eccessivo protagonismo e vanità. Tutt’altro, ci tiene a farsi valere per le sue competenze, per quello che potrebbe dare alla città di Thiene, per la quale si sta mettendo in gioco e per quel valore aggiunto, che crede che le donne possiedano rispetto agli uomini: ‘Siamo sicuramente multitasking, più precise e accurate, più empatiche e attente sui dettagli’. Daniela Panariti, a capo della Lista Vivere Thiene, che appoggia Manuel Benetti, è una donna sobria, ma piena di esperienze di vita, un curriculum nutrito, ma non si autoincensa, viaggi per il mondo ed una professione che la gratifica: è titolare dello studio Argo che si occupa di sicurezza sul lavoro. Una vita piena, con due figlie di 18 anni, gemelle, con cui scambia opinioni sui temi della società. Sono loro le sue prime sostenitrici in quest’avventura verso le elezioni amministrative 2022. E’ volontaria della Protezione Civile, un impegno in cui crede, che le ha fatto sviluppare il desiderio di mettersi a disposizione della sua comunità.

Intervistarla è stimolante perchè sulle domande non riflette troppo per darti una risposta opportuna, ma è istintiva per rivelarti ciò che sente autenticamente. Coerenza ed essere sempre se stessi, il suo motto.

Daniela Panariti, come è nata la sua collaborazione con Manuel Benetti e cosa pensa di lui?

Avevo confidato al un mio collega della Protezione Civile Giuseppe Grotto di voler tentare un approccio nel mondo della politica, è stato lui a consigliarmi di conoscere Manuel e quando l’ho incontrato per la prima volta, sono rimasta colpita dalla genuinità di Benetti, soprattutto la sua semplicità e la capacità di fare squadra senza protagonismi. E’ una brava persona, pulita, schietta e priva di retropensieri. Il suo entusiasmo è stato contagioso e così è nata la lista che lo appoggerà.

Può darci un cenno sui componenti di ‘Vivere Thiene’?

Ho voluto coinvolgere tutte le categorie della società, per avere il contributo che può arrivare dai rispettivi mondi lavorativi delle persone in lista: c’è l’insegnante, l’allevatore, lo studente e perfino una persona di origini brasiliane perchè è giusto ascoltare anche le istanze di chi arriva da una terra diversa e vive a Thiene. Persone variegate anche per età perchè c’è davvero bisogno di una ventata nuova, solo così si può cambiare Thiene, che ultimamente si è intorpidita. Essere nuovi della politica non deve essere visto come un discrimine, al contrario, come opportunità di dare una visione diversa a chi amministra e prende decisioni istituzionali. Queste ultime non possono arrivare sempre dalle stesse persone, che ad un certo punto, devono capire che il cambiamento è linfa vitale per migliorare. Rimanere per anni e anni sempre sulle stesse poltrone ti impedisce di andare oltre. Siamo un gruppo molto coeso e con la lista del candidato sindaco abbiamo creato un blocco di persone compatte, sicure di quello che vogliono e che vorrebbero realizzare . Occorre ripartire dai giovani, Thiene può offrire tantissimo a loro e non è possibile che ci sia una tendenza, ogni fine settimana, ad andare fuori città, per trovare opportunità di svago. Parlo di eventi anche culturali di un certo tipo, che si dovrebbe imparare ad imitare da chi li ha già tentati trovando il successo. Se partiamo da questo, ci renderemo conto che i nostri ragazzi avranno motivo di rimanere nella nostra bella cittadina, dove potranno dare vivacità al centro e non solo. Anche in questo senso occorre avere il coraggio del cambiamento e non fossilizzarsi sempre sul passato. Una città che non si rinnova, è una città destinata alla morte.

Mi ha parlato dell’affiatamento con le due liste di Benetti, di cui una, di cui lei è leader. Com’è invece, il rapporto con i partiti?

Ottimo, alle ultime riunioni c’è stato un bel confronto di idee e mi ha fatto molto piacere che un veterano della politica come Alberto Samperi mi abbia chiesto un parere su un tema sul quale si stava dibattendo. Non sono una che sta zitta e l’intero gruppo di lavoro mi coinvolge, ma che lo abbia fatto uno con la sua esperienza, apprezzando quello che avevo da dire mi ha fatto veramente inorgoglita. So che ho molto da imparare e ascolto quando c’è da farlo, ma l’armonia che si è creata mi stimola molto.

Si è discusso molto in questi primi giorni di campagna elettorale sull’appartenenza a destra e sinistra, quasi a diventare nauseabondi…

Guardi, io mi sento una civica, ma se vuole sapere che orientamento hanno le mie idee, mi colloco a centro destra. Non mi piacciono estremismi, credo nell’arricchimento che le diversità possono dare e sono molto aperta su certe tematiche come Lgbt perchè ognuno deve essere libero di vivere la propria sessualità. Parliamo spesso con le mie figlie di queste tematiche e anche l’aver viaggiato tanto, mi ha dato la possibilità di arricchirmi di varie culture e di aprirmi a visioni molto ampie.

Che donna è Daniela Panariti?

Sono una con le idee chiare e con una personalità forte, credo che sia imprescindibile quando si ambisce a dei ruoli. Sono tenace e se mi prefiggo degli obbiettivi, ci metto tutta me stessa. Sono un ufficiale dell’Esercito della Riserva Selezionata, ho fatto la scuola di addestramento a Torino nel 2017 e ne vado orgogliosa, specialmente perchè mio padre è un militare fiero e mi ha fatto piacere potergli dare la gioia di vedermi i gradi e la divisa addosso. Sono figlia di un militare e di una donna siciliana, quindi, ora avrà capito da dove arriva il carattere vivace e determinato.

Natalia Bandiera

 

 

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