Ora è ufficiale: Romano Leonardi è il nuovo Amministratore Unico della Ftv, le Ferrovie Tramvie Vicentine. Si sapeva, l’avevamo scritto. Ora la nomina è stata ufficialmente sancita al termine dell’Assemblea dei sindaci che si è svolta questa mattina nella sede dell’azienda, in via Milano, a Vicenza. Incarico tutt’altro che gratuito: 59mila euro lordi l’anno, pari a circa 2500 euro netti al mese.

Appena 5 sindaci presenti, più uno rappresentato da un consigliere, su 54 aventi diritto. Un “deserto” che si spiega con le modalità di voto, che va per quote, non per teste. E la Provincia di quote Ftv ne detiene il 97%. Perciò in molti, moltissimi, hanno preferito disertare un appuntamento che in realtà era di pura facciata. E tra i 6 partecipanti, in 4 si sono astenuti al momento di votare (Sarcedo, Santorso, Chiuppano e Isola Vicentina). Spiega perché Luca Cortese, sindaco di Sarcedo: “Non entriamo nel merito della scelta della persona, ed è bene che sia stato deciso di fare un bando, nel rispetto delle procedure legali. Quel bando però andava pubblicizzato di più”.

Perché a quel bando, chissà come mai, ha partecipato un solo candidato: l’ex sindaco di Zugliano appunto. Ma è tutta la procedura che stride, decisa a pochi giorni dalla decadenza del Commissario della Provincia di Vicenza, Attilio Schneck. Lo spiega meglio Franco Balzi, sindaco di Santorso, anche lui tra gli astenuti: “Restiamo perplessi di fronte alle modalità scelte dalla Provincia, ma alle nostre rimostranze ci hanno risposto che hanno seguito la procedura abituale. Io ritengo tuttavia, al pari di altri sindaci, che per la guida di una società con 24 milioni di fatturato si sarebbe potuto cercare con più accuratezza, con più attenzione il profilo giusto per quel ruolo”. Di fronte all’assenza anche del Commissario in scadenza Schneck (ma ben presente il voto della Provincia) gran parte dei sindaci presenti ha preferito esprimere astensione piuttosto che un voto contrario. A spiegare perché è ancora Franco Balzi: “Posto che il voto era puramente simbolico, l’astensione voleva marcare soprattutto una presa netta di distanza dal metodo, un’esplicita non condivisione. Se avessimo votato contro qualcuno avrebbe potuto ‘leggerlo’ come un no alla persona Leonardi, e non era quello il nostro intento”.

Infine la “spina” del compenso, quei 59mila euro lordi. Finora la carica era stata per così dire assorbita dal segretario Angelo Macchia, che già percepiva un compenso per il suo ruolo. Quindi a costo zero. E ora quello zero è diventato 59mila. Denaro pubblico, è bene ricordarlo. Sulle dimissioni di Macchia è intervenuta anche la Filt Cgil di Vicenza: “Non abbiamo ben compreso le dimissioni di Angelo Macchia, Amministratore Unico di FTV arrivato dopo le dimissioni di Baruchello indagato per corruzione – è scritto nel comunicato – Ma perché Angelo Macchia dall’oggi al domani si dimette? Oltretutto in un momento molto delicato per l’azienda: era in discussione con le organizzazioni sindacali e la Rsu un piano industriale di accorpamento dei depositi, sulla controlleria a terra e a bordo dei bus, sulla riorganizzazione dell’officina e dei comparti in generale manutentivi, sulla sicurezza del personale di bordo. Da sindacalisti ci chiediamo perché il Commissario della Provincia in scadenza di mandato non abbia consigliato ad Angelo Macchia ad abbandonare le dimissioni, a protezione della stabilità della più grande e importante azienda della Provincia che gestisce un servizio pubblico e sposta ogni anno 11 milioni di persone. Un nuovo Amministratore in questo momento è inopportuno e peserà sul bilancio dell’Azienda rispetto al precedente che non percepiva alcun compenso”.

di redazione Thiene on line

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