Da Palazzo Ferro-Fini il Movimento 5 Stelle Veneto propone ai Comuni interessati dal passaggio della Pedemontana Veneta di adottare una mozione preventiva per costituirsi parte civile nei futuri eventuali processi penali per reati ambientali. Saranno gli stessi consiglieri comunali pentastellati a protocollare il documento nei rispettivi municipi. Il punto di partenza è la relazione della Regione Veneto elaborata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta lo scorso giugno sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

Interviene il Consigliere regionale pentastellato Manuel Brusco: “Il caso della Valdastico sud, sotto la quale sono stati trovati rifiuti tossici, insegna. La Pedemontana è un’opera ad alto rischio in quanto a riciclo di rifiuti tossici e inquinamento; questo documento dà la possibilità ai Comuni di tutelarsi”.

Brusco attacca il commissario per la Pedemontana Silvano Vernizzi: “Non si è presentato nell’ultima Commissione, invece sarebbe stato opportuno che fosse venuto a rendere conto degli esiti del recente incontro con Cassa Depositi e Prestiti per la richiesta di un prestito”. Il Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale Jacopo Berti spiega: “Questo è un momento delicato per il territorio Veneto in quanto a infrastrutture e discariche e quello della Pedemontana è uno tra i territori più inquinati d’Europa, tanto che la Pedemontana è diventata una biscia con il tracciato che è stato ridisegnato per evitare le discariche.

Questa mozione si inserisce nel percorso che noi 5 Stelle abbiamo già avviato in Regione presentando un progetto di legge in tema di reati di mafia; purtroppo, di pari passo, si presenta il problema dell’ecomafia e noi abbiamo presentato una soluzione in anticipo sui tempi”.

“La prossima settimana – conclude il capogruppo – presenteremo uno studio ad hoc in tema di reati ambientali e infiltrazioni mafiose in tutto il Veneto”.

 

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