Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte fra i giovani. Nel 2010 sono stati registrati in Italia 211.404 incidenti stradali con lesioni a persone. Il numero dei morti è stato pari a 4.090, mentre quello dei feriti ammonta a 302.735. Nel Veneto si sono registrati 15.651 incidenti, sempre nel 2010, che hanno causato la morte di 396 persone e il ferimento di 21.860.

La qualità dei flussi di dati può avere un positiva ricaduta non solo per la conoscenza del fenomeno, ma anche per quanto riguarda la prevenzione. Per questo, su convocazione del vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato, oggi è stato firmato a Venezia un accordo attuativo dei protocolli e del progetto per la rilevazione statistica sugli incidenti stradali. In questa fase l’accordo è stato sottoscritto da Regione del Veneto, sei delle sette amministrazioni provinciali, Società “Veneto Strade s.p.a.”, Comando del Compartimento della Polizia Stradale del Veneto e, per il territorio di competenza, il Comando Provinciale di Belluno della Polizia Stradale (in quanto dipendente dal Compartimento di Bolzano).

 A seguito dei Protocolli d’Intesa sottoscritti a livello nazionale tra ISTAT, Ministero dell’Interno, Ministero della Difesa, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Unione delle Province Italiane (UPI) e Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) per il coordinamento delle attività inerenti la rilevazione statistica sull’incidentalità stradale, la Regione del Veneto ha elaborato, infatti, un progetto per migliorare la qualità, la tempestività, con frequenze trimestrali, e l’accessibilità dei dati sull’incidentalità stradale nel territorio regionale. Il progetto, approvato da ISTAT, deve assicurare elevati standard qualitativi dei dati.

 L’Accordo Attuativo sottoscritto oggi è un passo fondamentale per la riuscita del progetto veneto, che prevede un coordinamento tra gli enti firmatari e stabilisce un costante flusso informativo di dati mediante l’attivazione di un sistema informatico appositamente predisposto. Questo favorirà anche l’opera di pianificazione degli interventi infrastrutturali sul territorio finalizzata al raggiungimento di un sempre più elevato standard di sicurezza delle strade. Rispetto all’obiettivo fissato dall’UE nel Libro Bianco del 2001, che prevedeva la riduzione della mortalità del 50% entro il 2010, l’Italia ha raggiunto una diminuzione del 42,4% nel numero dei morti, valore simile a quello della media europea (-42,8%). Anche il Veneto è in linea, con una riduzione del 42,9%. *

 

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