Ha cambiato comune di residenza e vita, ma non passa giorno che non guarda i giornali e la passione per la politica le è rimasta vita, con l’occhio rivolto a cosa accade a Thiene, dove ha vissuto ed è stata impegnata. Alessia Gamba non si candiderà perchè ormai è una maranese a tutti gli effetti, i figli e l’attività che gestisce assieme al padre Tiziano le portano via l’intera giornata. ‘E’ stato posto un veto sul mio nome – racconta ridendo sarcasticamente – , so che sono una rompiscatole ed ho fatto un’opposizione accesa alla giunta Casarotto, ma anche se mi fosse stato proposto avrei detto no’.
Ha detto basta alla politica?
Fare politica non significa per forza volere una poltrona istituzionale, la si può fare con le singole azioni quotidiane e credo ancora nella realizzazione di quei punti, che come minoranza M5S, abbiamo presentato e non mi arrenderò fino a quando non si concretizzeranno. Abramo Tognato sta facendo una lista e ci sta lavorando con serietà. E’ un uomo che ci crede e sta mettendo tutto il suo impegno. E’ una persona coerente. Ha un bel gruppo di lavoro e so che non lascerà nulla al caso.
Da fuori Thiene come è vista la campagna elettorale in corso?
Si vede che la cosiddetta destra ha fatto muro contro Michelusi e con tutte queste liste, gli vogliono impedire di vincere al primo turno. Ma tutte queste liste sbandierate dai vari candidati occorre vedere da chi sono composte, ci credo poco al numero ostentato. Vorrei vedere se sono tutti di Thiene perchè non troverei il senso di mettere anche chi è residente altrove. E poi, se si professano tutti di destra, cosa possono proporre di diverso l’uno dall’altro?
Il suo tono è scettico e noto che non ha perso il piglio di quando stava seduta sugli scranni dell’opposizione di Thiene, sempre a pungolare…
Parliamoci chiaro, tutti questi candidati si sono già messi d’accordo per spartirsi le poltrone, il loro scopo è quello. Ognuno è a caccia di una carega e prevalgono gli individualismi, non la voglia di fare il bene comune. Prevalgono le velleità personali di chi ha sacrificato il bisogno di fare squadra, scegliendo un unico candidato. Questo lascia capire che non hanno unità, ma che non vanno d’accordo tra loro, che sono super divisi. Basti pensare a quello che hanno fatto a Manuel Benetti…
Cosa pensa di lui?
Guardi, se vivessi a Thiene, lo voterei solo per riscattarlo umanamente della denigrazione che ha subito. (ride) Sono distante da lui sul piano delle idee, ma lo hanno smontato dall’inizio. Non lo ritenevano forte, lo hanno dichiarato apertamente per poi, sostenerlo. Come che c’è chi propina soluzioni per tutti i problemi di Thiene e mi chiedo dove sia stato negli ultimi dieci anni. Non conosco , invece, Benetti, non posso giudicarlo, ma tornando a tutte queste liste che dichiarano di avere, voi della stampa dovreste andare a fondo e capire se sono farlocche o composte da persone che rappresentano la pluralità delle idee. Se fosse così, le rispetterei, perchè sarebbero l’espressione della pluralità delle idee, ma non avere tante liste non è sinonimo di consenso.
Natalia Bandiera