E’ rovente, anzi roventissima l’estate di Malo, ma a scaldare gli animi stavolta non è il caldo africano che ci si potrebbe aspettare dal punto di vista atmosferico, ma l’ultimo Consiglio Comunale.

Tra i punti all’ordine del giorno due interrogazioni del consigliere di minoranza Claudio Dalla Riva, deciso più che mai a dare battaglia ad un primo cittadino ritenuto inadeguato. Ancora una volta, oggetto del contendere del primo scritto del caparbio consigliere sono stati i cipressi tagliati nella parte storica del cimitero di Malo: un’interrogazione che, nelle premesse, chiedeva conto al Sindaco di non meglio precisate dichiarazioni stampa, salvo poi andare nello specifico della nota querelle.

“Almeno stando alle varie testate giornalistiche” – incalza Dalla Riva – “ci sono più versioni discordanti fornite dal Sindaco di Malo sui contatti che l’amministrazione avrebbe avuto coi Servizi Forestali: non parliamo poi del discorso sicurezza, dietro cui vi siete nascosti per procedere al taglio: se fosse stato vero, perchè limitarsi ad una semplice striscia di nastro, anzichè impedire in toto l’accesso ai cittadini. E poi il bugiardo sarei io”?

“Il Consigliere Dalla Riva” – ha risposto piccato il primo cittadino Moreno Marsetti  – “se vuole risposte anzitutto impari a fare le domande in modo puntuale e a norma di statuto. Come posso fornire ora una risposta ad una interrogazione che nemmeno conoscevo e per la quale, come il consigliere ben sa, ci sono di mezzo dei provvedimenti tecnici assunti dagli uffici? Da due anni a questa parte il consigliere Dalla Riva usa ogni occasione per attaccare la mia persona e la maggioranza: non vedo il ruolo propositivo o di critica utile, ma solo una denigrazione senza fine. Mi rammarico che averlo avuto collega per 5 anni non lo risparmi da indirizzarmi solo cattiverie: lascerò spazio anche stavolta al teatrino cui ci ha purtroppo abituato qui e nei social”.

Più pacato, ma solo nella forma, il dibattito sulla seconda interpellanza ‘multipla’, afferente questioni prettamente viabilistiche particolarmente sentite dai maladensi: l’eventuale gratuità per i residenti della SPV, il nuovo tracciato della SP46 e l’ipotesi di parco fotovoltaico a San Tomio.

“Sull’eventuale esenzione o riduzione del pedaggio” – spiega il Sindaco Marsetti -“c’è una nostra richiesta in regione, ma per avere risposte bisognerà attendere di capire gli esiti di un’analisi che definirà l’impatto economico della cosa visto che non siamo l’unico Comune a chiedere. Sulla SP46 c’è uno studio soprattutto per quanto riguarda la parte più critica del tracciato, cioè l’asse Malo – Isola. Vediamo cosa ci dirà la Provincia ma sia chiaro: abbiamo pagato tanto in termini di territorio, ogni ipotesi sarà ponderata e vagliata con molta attenzione. Quanto ai 90mila metri quadrati di parco fotovoltaico, deciderà il TAR: per noi, come mi pare per le categorie economiche” – conclude Marsetti – “il parere è nettamente contrario”.

“Quello che noto” – l’arringa di Dalla Riva – “è uno spaventoso dilettantismo: un anno sprecato e soldi spesi senza avere risposte. C’è scarsa cognizione nella gestione della cosa pubblica e il Sindaco, che ha in capo tutti i referati principali, bene farebbe a delegare a qualcuno con maggiori capacità e competenze”.

E proprio quando la seduta pare fluttuare pacata tra la determinazione delle tariffe TARI e l’adesione alla Fondazione Palazzo Festari, c’è ancora spazio per un’ultima fiammata nella mozione presentata dal capogruppo Elia Sbalchiero sul sostegno agli Alpini dopo le note vicende di Rimini: “Ringrazio i capogruppo Roberto Sette e Luciano de Zen per aver fatto propria la nostra mozione” – ha dichiarato il giovane consigliere dopo aver dato lettura della mozione – “mentre mi dispiaccio che una sottoscrizione non sia arrivata anche dal Consigliere Dalla Riva come segno di unità anche da parte del nostro Consiglio”.

“Dovrebbe starsene zitto” – il duro commento di Dalla Riva. “La mia stima per gli Alpini è massima e non permetto che sia messa in discussione: i miei fratelli  e mio padre in particolare sono stati alpini, andando persino nelle scuole a raccontare la Campagna di Russia. Ho provato un grande senso di nausea rispetto alla vicenda in generale: mi sono chiuso in un profondo rammarico e per questo non ho sottoscritto. Il mio amore per le penne nere va oltre e voglio che questo sia chiaro”.

Marco Zorzi

 

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