Ammonta a 200mila euro il fondo che il Comune di Marano Vicentino ha destinato alla collettività per far fronte alle difficoltà economiche generate dalla crisi dovuta all’emergenza coronavirus e per le famiglie l’acconto della Tari slitta ad ottobre. Soldi che sono stati ‘liberati’ rinegoziando i cinquanta mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti che il Comune ha contratto, la cui scadenza è stata posticipata dal 2040 al 2043. Una scelta che non gode però dell’appoggio del senatore leghista Erik Pretto, che avrebbe preferito un’operazione più equa, come la riduzione di Imu e Irpef per i cittadini maranesi.

Nello specifico, si tratta di 182.426 euro per il 2020. In particolare, l’intervento prevede di dividere questa cifra in due parti eque di aiuti economici: circa 100mila euro per le attività produttive e altri 100mila euro al settore sociale, per aiuti mirati alle famiglie in difficoltà.

Attività produttive

Per sostenere le attività produttive, l’amministrazione ha previsto l’ampliamento, o la nuova istituzione, del plateatico per i pubblici esercizi, con l’obiettivo di poter rispettare le norme di distanziamento e tale concessione sarà gratuita fino al 31 dicembre 2020 (oltre l’estensione prevista dal decreto Rilancio fino al 31 ottobre). È inoltre prevista per gli ambulanti del mercato una riduzione sulla tassa di occupazione del suolo pubblico e sulla tassa rifiuti, e quest’ultima sarà ridotta anche per le attività produttive. Altri interventi riguardano la riduzione delle aliquote Imu per i fabbricati di tipo C1 (negozi), C3 (laboratori), A10 (studi) e sui fabbricati di categoria D (fabbricati industriali), nel caso in cui la proprietà dell’immobile e l’esercizio dell’attività economica coincidano.

Famiglie
A sostegno delle famiglie, il consiglio comunale ha anche posticipato la scadenza per il pagamento del primo acconto Imu e della prima rata della Tari, dal 16 giugno al 16 ottobre 2020.

In consiglio comunale l’assessore al Bilancio, Alessandro Peron, ha anche illustrato l’avanzo di amministrazione del 2019, pari a 1.167.456 euro “derivanti da entrate non previste come l’addizionale comunale, le maggiori entrate dei servizi offerti dal Comune, come la mensa scolastica e le rette dell’asilo e della scuola materna, l’avanzo non utilizzato dell’anno 2018, oltre che da una capillare e costante attività di accertamento dell’ufficio Tributi, che ha portato nelle casse comunali la ragguardevole cifra di 269mila euro”, come ha spiegato l’assessore.

“Circa 800mila euro derivanti da tale avanzo di amministrazione permetteranno di procedere senza rallentamenti con la progettazione e la realizzazione delle importanti opere pubbliche previste quest’anno – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandra Cavedon, riferendosi alla pista ciclabile di via Stazione, al nuovo ecocentro e ai lavori di asfaltatura di alcune strade comunali – che dovevano essere finanziate con oneri di urbanizzazione e perequazioni urbanistiche, sospese a causa dell’emergenza Covid-19. Le rimanenti somme di avanzo saranno accantonate per far fronte alle mancate entrate, a seguito dei minori servizi erogati durante l’emergenza sanitaria”.

Un ultimo dato positivo emerso durante la seduta consiliare è la costante discesa dell’indebitamento: il debito pro capite del Comune di Marano si è ridotto di circa il 40% dal 2011, passando da 1.413 euro a 843 euro alla fine del 2019.

Pretto: “Era meglio ridurre le tasse che sono state alzate negli anni scorsi”

La pensa in modo diverso Erik Umberto Pretto, deputato leghista di Marano Vicentino, che ritiene sarebbe stato meglio per i cittadini “ridurre le imposte piuttosto che restituire i soldi”.

Non condivide l’idea di dividere i quasi 200mila euro tra attività produttive e nuclei famigliari in difficoltà e ritiene che una riduzione delle tasse sarebbe stata più equa, in particolar modo su Imu e Irpef, che negli anni scorsi avevano subito un rialzo.

“Apprezzo il fatto che l’amministrazione comunale di Marano Vicentino abbia deciso di ‘restituire’ 200mila euro alla collettività, per far fronte alle difficoltà economiche emerse a causa del Coronavirus, suddividendoli fra aiuti alle attività produttive e alle famiglie in difficoltà – ha commentato Pretto – Tuttavia mi chiedo: anziché ‘restituire’ questi denari alla comunità, non era forse più opportuno e corretto agire con riforme strutturali, ad esempio abbassando le imposte comunali? Ricordo infatti che a Marano Vicentino nel 2013 si è provveduto ad aumentare considerevolmente le aliquote Imu su immobili residenziali e produttivi, mentre nel 2015 è stata massimizzata l’addizionale Irpef comunale. Dunque con una mano si prende e con l’altra si dà? L’amministrazione inoltre ci ricorda che questa ‘restituzione’ è resa possibile grazie ad una rinegoziazione di mutui già contratti con Cassa Depositi e Prestiti, la cui scadenza è stata posticipata dal 2040 al 2043. Mi chiedo dunque: per quale motivo la stessa amministrazione comunale nel 2019 ha deciso di chiudere anticipatamente dei mutui in essere, pagando una penale di oltre 50mila euro? Non si potevano destinare quelle risorse allo sviluppo economico, al sociale oppure anche alla sicurezza? Un po’ di pragmatismo non guasterebbe”.

di Redazione Altovicentinonline

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia