Oltre duemila persone hanno marciato in modo pacato ma convinto sabato 16 ottobre, per chiedere che vengano rafforzati i servizi legati al mondo della Sanità e vengano date risposte sulle criticità dell’ospedale, ma dalle istituzioni, di ogni grado, non è arrivato nessun cenno.

Nemmeno un commento, neanche una parola. Nessun comunicato stampa, come se duemila cittadini del territorio, che pagano le tasse, lavorano e votano, valessero zero. Nessun sindaco ha espresso commenti, la direzione generale dell’azienda non ha ‘fiatato’ e nemmeno dalla Regione Veneto, che dopo la manifestazione del 2019 aveva mandato rassicurazioni sia attraverso l’allora direttore generale Domenico Mantoan sia direttamente dal governatore Luca Zaia, è arrivato il minimo cenno di vicinanza a quei cittadini che hanno dedicato un sabato di riposo a sfilare per sensibilizzare su un problema condiviso e che preoccupa sempre di più, non solo per le circostanze attuali, ma anche per le incertezze legate al futuro.

Da subito era apparso chiaro che i cittadini pronti a manifestare non contassero nulla per i sindaci del territorio, che da subito avevano annunciato di non partecipare. Ma non tutti sono stati a guardare e al di fuori dell’esecutivo alcune amministrazioni hanno mandato dei loro rappresentanti a sfilare, alcuni in piena rappresentanza del Comune.

Il disinteresse però ha riguardato anche chi sta ‘più in alto’ dei sindaci. Silenzio dalla Regione, dalla direzione generale della Ulss7, silenzio dal governatore Luca Zaia e dall’assessore regionale Manuela Lanzarin. Certo, non siamo in campagna elettorale. Devono avere pensato questo amministratori e rappresentanti istituzionali, che poi puntualmente vanno a chiedere voti ai cittadini, infilandosi anche nei più reconditi anfratti dei quartieri o delle contrade e cadono ‘dal pero’ quando l’astensionismo è evidente.

Un silenzio pesante, assordante, svilente. Un silenzio che sembra voler dire “non valete nulla e nulla valgono i vostri sforzi, siete invisibili”.  Un atteggiamento prepotente, che ha colpito i cittadini e che è stato denunciato dal Pd di Schio: “Siamo sconcertati di fronte al totale silenzio da parte degli amministratori locali, regionali e della sanità in seguito alla manifestazione di Sabato 16 Ottobre. La partecipazione massiccia ha testimoniato che il problema dell’accesso alla sanità pubblica è reale e sentito da tutto il territorio dell’Alto Vicentino. La manifestazione è stata totalmente apolitica e non contro qualcuno: il Comitato non ha lanciato accuse agli amministratori o all’Ulss, ma ha voluto ribadire il concetto che ogni cittadino ha diritto alla Sanità Pubblica e non può essere costretto a rivolgersi al privato quando manca il pubblico. Allora perchè nessuno dei responsabili o degli amministratori ha rilasciato un commento a riguardo? Forse si vuole far finta che non sia successo nulla? Una marea umana arrivata di fronte all’ospedale per chiedere il diritto ad essere curati non ha sollecitato alcuna attenzione? Non ci aspettavamo di certo che dopo sabato si alzasse un coro di applausi e fioccassero proposte e soluzioni. Tuttavia, questo silenzio ci fa pensare che, fuori dalla campagna elettorale,  ci sia ancora troppa poca considerazione verso le richieste dei Cittadini dell’Alto Vicentino”.

di Redazione Altovicentinonline

‘Ho sempre votato perchè i miei rappresentati non c’erano alla manifestazione per la Sanità?’

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