E’ un avvocato civilista, classe ’75 ed ha deciso di candidarsi alle amministrative di Sarcedo, ormai alle porte. Miria Fattambrini premette che non ama le promesse da campagna elettorale che poi, non si possono mantenere, ma ha un sogno: quello di vedere più vivace il suo paese che trova spento. Figlia di Gabriella e Giacinto detto “Gino”, ha promesso impegno, rigore e la prima azione che farà se dovesse diventare sindaco è quella di spalancare le porte del Comune. “Quella è la casa di tutti, è il punto di riferimento della gente, un primo cittadino deve tenere le porte aperte come simbolo del fatto che lui è al servizio del popolo”. E’ legata tanto alla sua famiglia, alla sorella Vania e al nipote Edoardo, a cui dice di essere particolarmente attaccata.

Che paese è Sarcedo?

Conta 5 mila abitanti, quindi non è piccolissimo e va riacceso, va rimesso in moto in tutti i settori della vita degli abitanti . C’è un forte bisogno di cambiamento e questo non lo dico io che comunque non prometto miracoli, ma lo nota subito chi vi mette piede. Ci si accorge subito che il paese pecca nella cura del verde, zone completamente al buio, sembra immobilizzato. Per non parlare del municipio, dove regna il malcontento per un avvicendamento continuo dei dipendenti. Le assistenti sociali? Ne sono passate ben 5 per restare senza. C’è da ricostruire tutto”.

Immagino che uno degli argomenti della campagna elettorale sarà la scuola media, eterna incompiuta…

Scommettiamo che organizzeranno l’inaugurazione a maggio? Sarà la classica mossa tattica prima del voto, mi auguro per gli studenti che non lo facciano. Pensi al disagio che avrebbero gli  alunni a traslocare a fine anno. Mi auguro che prevalga il buon senso. Sono sei anni che quella scuola è oggetto di lavori, mi sembra assurdo e se penso a quanti denari sono stati buttati c’è davvero da arrabbiarsi.

Ci parli della sua squadra, a Sarcedo c’è tanta curiosità.

So che la parola “civica” è inflazionata e molta gente pensa che dietro si nascondano partiti che non godono del favore popolare, ma le assicuro che si tratta di persone nuove, variegate e che non sono mai state iscritte ad un partito. E’ gente che ha come motivazione non il vivere con la politica, cosa che io non tollero, ma darsi da fare per la collettività. Persone che hanno in comune con me non un’appartenenza ideologica, ma la dura presa di coscienza che Sarcedo è morta ed ha bisogno di impegno serio per tornare a vivere. Ci faccia caso, pensi alla piazza, ma ha veramente le caratteristiche di una piazza centrale di un comune? Sa quanta gente che arriva da fuori mi chiede: “qual è la piazza del paese?”.

Sono davvero orgogliosa della squadra che mi sta supportando in questa avventura, è composta da uomini e donne grintose, animate dalla voglia di dare una svolta alla vita, ma soprattutto, persone che conoscono già la macchina amministrativa e che hanno la competenza che è imprescindibile quando dalle tue decisioni dipende la qualità della vita dei tuoi concittadini. Fare l’amministratore è una cosa seria, molti si cimentano senza sapere che se non hai determinate doti puoi anche nuocere al tuo paese. E’ un impegno e negli anni che ho fatto l’assessore a Monte di Malo ed ho lavorato nella squadra di Mosè Squarzon ho capito tanto. Lui è un bravissimo sindaco, non sta mai fermo, ma soprattutto è un decisionista. Ricordo i consigli comunali e le giunte di Monte di Malo: erano piene di argomenti, progetti e argomenti. A Sarcedo stiamo ancora a spettando la scuola. Di Squarzon ho sempre apprezzato la velocità del pensiero, ma soprattutto dell’azione, lui non rimanda mai le cose.  Parliamoci chiaramente, le difficoltà dei comuni sono le stesse, è l’atteggiamento ed il modus operandi dell’amministratore che fa la differenza.

Che caratteristiche deve avere per Lei un primo cittadino?

Deve saper ascoltare, valutare e decidere. Non deve essere lento.

Cosa significa avere una laurea in giurisprudenza?

Conoscere la legge significa sapere cosa si può fare e cosa non si può fare. Mi sono laureata del 203 a Padova. Ho sempre desiserato diventare un avvocato, da piccola mi è passata anche l’idea di fare la facoltà di Medicina.

Che lingue conosce?

Inglese, tedesco e francese

La sua sfidante ha rivolto un messaggio ai giovani, ai quali vorrebbe ispirare il suo mandato nel caso vincesse…

Non mi piace la parola sfidante perchè non sto vivendo questo momento come una competizione. Non mi piace nemmeno questa promessa di lavorare per i giovani. Il paese è composto da anziani, bambini, ragazzi e persone di tutte le età. Io vorrei mettermi a disposzione veramente per tutti perchè ogni generazione ha le proprie caratteristiche, ha i propri bisogni e i propri problemi. Nessuno deve essere escluso.

di Redazione AltovicentinOnline

 

 

 

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