Il Progetto di geotermia che doveva essere realizzato a Montecchio Precalcino e che aveva messo sul piede di guerra ben 14 sindaci, che avevano forti dubbi su quanto poteva rappresentare quell’investimento sull’energia pulita, che poteva compromettere un territorio sul quale sorgono case e strutture non si farà più. A comunicarlo stamattina, esprimendo soddisfazione per una battaglia andata bene, il sindaco Fabrizio Parisotto, che aveva capitanano la rivolta dei sindaci dell’Altovicentino, che avevano detto ‘no’ al progetto per quel rischio sismico autentico sollevato dagli esperti del settore. La motivazione per la quale la giunta regionale ha bloccato il progetto è la mancanza di fondi sufficienti per il tipo di opera, che si sarebbe dovuta realizzare.
La centrale, come si ricorderà, doveva sorgere nella frazione di Levà a Montecchio Precalcino coinvolgendo però un territorio più vasto. Il progetto da circa 15 milioni di euro che prevedeva la costruzione di due pozzi geotermici per sfruttare il calore dell’acqua pompata da oltre 4mila metri sotto terra e produrre energia elettrica pulita.
Per stoppare l’iter procedurale, non solo le associazioni ambientaliste, ma erano scesi in campo anche gli amministratori di Breganze, Caldogno, Carrè, Dueville, Isola Vicentina, Malo, Marano Vicentino, Sandrigo, Sarcedo, Thiene, Villaverla, Zanè, Zugliano e della stessa Montecchio Precalcino che avevano sottoscritto un documento nel quale spiegano le loro motivazioni .
Ecco l’intervista video al sindaco Fabrizio Parisotto: