Non ci sarà nessun nuovo lockdown in Veneto e le “nuove restrizioni” ipotizzate la settimana scorsa dal governatore del Veneto Luca Zaia si traducono oggi in una semplice “maggiore attenzione”, soprattutto nei confronti dei molti viaggiatori, veneti o provenienti dall’estero, che potrebbero ‘importare’ il virus dai paesi considerati ‘a rischio’.
La differenza riguarda in primis lavoratori e viaggiatori, poiché se per i viaggiatori la responsabilità è individuale, per i veneti che si spostano nei paesi ‘a rischio’ per motivi di lavoro, spetta al responsabile dell’azienda riferire il rientro del lavoratore alla Ulss, che lo sottoporrà ad un primo tampone, a cui ne seguirà un secondo dopo qualche giorno. Nel frattempo, al lavoro con la mascherina e tanto senso di responsabilità.
“Dal 1 luglio, su 28 casi di positività, 15 sono di importazione dall’estero- ha spiegato Zaia nella quotidiana conferenza stampa – Trovo assurdo avere fatto tanta fatica per contenere il contagio per poi andarci a prendere il virus da fuori. E mi auguro che qualcuno non tiri in ballo il razzismo, stiamo parlando di sanità pubblica”.
L’ordinanza prevede isolamento fiduciario per 14 giorni per chi è stato a contatto con persone infette e per chi rientra in Veneto da paesi che non si trovano nella lista dei paesi con i quali è concordato l’ingresso. Per i lavoratori che entrano in Veneto da paesi ‘a rischio’, come Stati Uniti o Brasile, sarà compito del direttore aziendale contattare la Ulss di riferimento per i tamponi gratuiti a cui sarà sottoposto il lavoratore.
In caso una persona positiva rifiutasse il ricovero, scatta la denuncia d’ufficio alla polizia giudiziaria per ipotesi di reato, con conseguente procedura penale.
“Mi aspetto che a livello nazionale si vada ad inasprire il tema sull’isolamento fiduciario e sul ricovero coatto – ha concluso Zaia – Il provvedimento si è reso necessario perché oggi non è prevista quarantena per chi rimane in un paese per meno di 5 giorni, ma sappiamo che anche con un giorno solo di permanenza si potrebbe portare a casa il covid”.
A.B.