Il Veneto è la prima regione d’Italia ad aver raggiunto la soglia delle firme necessaria per poter portare una proposta di legge sul “suicidio assistito” al Consiglio regionale. La notizia fa esultare l’associazione Luca Coscioni.
“Le oltre 7000 firme raccolte nel Veneto, a sostegno del progetto per una legge regionale di iniziativa popolare in materia di suicidio medicalmente assistito, sono un’ottima notizia”. A dirlo Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Veneto che aggiunge: “Non solo il loro numero testimonia come l’attenzione attorno all’argomento sia viva e sentita anche da queste parti, ma soprattutto questo progetto (partito dal basso grazie all’impulso dell’associazione Luca Coscioni) potrà finalmente essere discusso in aula”.
“Ringrazio coloro che hanno firmato, le volontarie e i volontari che hanno impiegato il proprio tempo per organizzare la raccolta delle firme, e tutti coloro che si uniranno lungo il percorso. Sono sicura – continua la consigliera – della garanzia di tempi celeri e della gratuità della prestazione. Ringrazio coloro che hanno firmato ai gazebo e hanno contribuito ad autenticare le firme delle cittadine e dei cittadini a Mestre e a Vicenza. Comunico inoltre, che all’ordine del giorno del Consiglio regionali di oggi, è iscritta anche la mozione n. 367 che ho presentato da prima firmataria lo scorso 26 ottobre, sottoscritta da tutte e tutti i consiglieri di minoranza, la quale impegna la Regione a garantire che ogni persona sia libera di scegliere liberamente le disposizioni per il proprio fine vita, senza alcun condizionamento politico”.
“Qualora la mozione fosse accolta, – conclude Erika Baldin – sarà un evidente segno di civiltà che proietterebbe il Veneto nella contemporaneità dei diritti civili: obiettivi per i quali è giusto battersi sempre, comunque e senza risparmio. Libere e liberi fino alla fine, per citare lo slogan della campagna”.