“Abbiamo presentato una interrogazione a risposta scritta alla Giunta regionale per sapere come intenda far fronte al fabbisogno finanziario generato dallo sbilanciamento tra il canone di disponibilità dovuto ai Concessionari della SPV e il flusso dei pedaggi, atteso di molto inferiore al canone. Infatti, nel primo semestre 2023 il totale dei pedaggi incassati ammonta a 21,98 milioni, che saranno girati interamente ai concessionari come entrate provvisorie in attesa dell’avvio della concessione al momento della messa in esercizio dell’intera SPV, mentre l’avvio della concessione viene ritardato”. A dirlo i con consiglieri regionali Arturo Lorenzoni (Portavoce opposizione) e Andrea Zanoni (Partito Democratico).
“Questo tra l’altro – aggiungono i consiglieri – ha suscitato la preoccupazione della Corte dei Conti, che ha sollevato il tema delle penali da 25 mila euro al mese non riscosse alla mancata consegna dei vari lotti, ritardati alcuni di 3, altri di 6 anni. Ma ciò che ci preoccupa è che anche nella più rosea delle ipotesi, in cui nel secondo semestre si arrivasse a raddoppiare il traffico, le entrate raggiungerebbero quest’anno i 65 milioni, con un disavanzo di circa 100 milioni di Euro rispetto al primo anno di canone intero riportato nel Terzo Atto di Concessione firmato dalla regione e i concessionari nel 2017. Questo contratto prevede dei canoni fissati che la regione, ente concedente deve pagare ai concessionari, pari a 165,1 M€ nel 2021, secondo anno di piena operatività attesa, fino a 435,6 M€ al penultimo anno di concessione nel 2058. Se, come sostiene la Giunta regionale, nel 2024 i lavori saranno terminati e sarà il primo anno di concessione, dove si troveranno i soldi per pagare i concessionari? I Veneti sanno che pende sul loro capo questa spada di Damocle?”, concludono Lorenzoni e Zanoni.
Lega: “Pedemontana: traffico aumentato del 70 percento in soli 7 mesi, opposizione non legge i piani finanziari e preferisce inquinare lungo le statali intasate”
“Come tanti altri automobilisti percorro spesso la Superstrada Pedemontana Veneta. L’aumento del traffico veicolare è palese, ma invisibile solo a chi usa il piano finanziario dell’opera, e che già prevedeva questo flusso, come ferma porte. Da gennaio a luglio si registra un aumento del traffico del 70 per cento: un aumento sensazionale in così poco tempo, necessario per permettere di valutare in futuro una eventuale revisione delle tariffe”. Così il Presidente della Seconda Commissione consiliare del Veneto, Silvia Rizzotto (Lega – LV)” sull’ennesima artificiosa querelle lanciata dalla sinistra consiliare in Veneto. Il riscontro sulla utilità della opera più importante d’Italia e che abbiamo ogni giorno dagli automobilisti è netto: un considerevole risparmio di tempo per pendolari e trasportatori. Lorenzoni e Zanoni, mi sorge il dubbio, abitino fuori dal Veneto: sono rimasti solo loro due a non rendersi conto dell’inevitabile – prosegue il Presidente della Seconda Commissione Consiliare, Silvia Rizzotto -. Lo diceva già il Pef, ovvero il piano economico finanziario, documento in possesso di tutti i consiglieri regionali: le entrate non avrebbero coperto l’importo del canone dovuto al concessionario per almeno i primi 9 anni dei 39 della concessione. Tutto nero su bianco, tutto previsto. Ogni investimento, infatti, ha bisogno di un periodo di ammortamento. Ma un conto è avere copia del PEF, un conto è leggerlo e un altro ancora è comprenderlo; può accadere che qualcuno si avventuri in comunicati stampa privi di ogni fondamento. Ignora, costui, pure che la Corte dei Conti ha dichiarato a più riprese che il terzo atto aggiuntivo della concessione in essere è più conveniente per la Regione del Veneto rispetto al contratto iniziale. O senza considerare che non appena l’opera sarà completata con il casello di Montecchio, il traffico sarà destinato ad aumentare ulteriormente. Se fosse stato per l’opposizione, quest’opera sarebbe rimasta una cattedrale nel deserto. Noi invece l’abbiamo completata: ne andiamo orgogliosi, a differenza di Zanoni e Lorenzoni che preferiscono percorrere le attuali strade, più trafficate, inquinando così di più di chi usa la Pedemontana” conclude Silvia Rizzotto Presidente della Seconda Commissione consiliare.