“Il territorio si è già schierato e il fronte contrario alla Pedemontana è sempre più ampio. Si blocchino i lavori”. A dirlo sono i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco e Simone Scarabel, che lunedì hanno organizzato un incontro sull’argomento con i sindaci e le associazioni che si è tenuto a Bassano del Grappa. Alla riunione, nella quale è intervenuto il senatore M5S Enrico Cappelletti, erano presenti inoltre molti espropriati. “L’incontro – spiegano Brusco e Scarabel – era stato pensato per raccogliere le posizioni di chi vive il territorio, dopo i malumori che via via si diffondono nell’area attraversata dalla superstrada Pedemontana veneta. Un’opera che si prefigge diventare l’eterna incompiuta, visto che allo stato attuale è stata realizzata solo al 20% e si trova in una situazione di tracollo finanziario che ne compromette il completamento”. In una nota dei due consiglieri si legge inoltre che “ Sul tema è intervenuta anche Italia Nostra – associazione che come è noto è lontana da posizioni politiche e da interessi di partito – chiedendo ai sindaci di dire di no alla Pedemontana per le gravi ripercussioni che l’opera porterà sul territorio”. “La presenza di amministratori e cittadini a questo incontro ci conforta – sottolinea Brusco – in quanto il nostro obiettivo è quello di intraprendere un confronto con le realtà del territorio della pedemontana vicentina e trevigiana al fine di ripensare assieme un progetto. È indispensabile ripartire da zero con quest’opera, alla quale non siamo contrari a priori come dicono molti, mettendola stavolta al servizio del territorio”.    Giovedì il commissario Vernizzi sarà alla Corte dei Conti di Roma per un incontro sulla Pedemontana e il Movimento 5 Stelle, una volta ufficializzate le novità della Corte, organizzerà altri incontri con sindaci, associazioni, comitati e cittadini.  “Finora la Pedemontana è stata costruita con i soldi degli espropriati – dice questi – la maggior parte di loro non è stata pagata. Gli agricoltori sono in forte sofferenza, dato che si ritrovano con la proprietà distrutta e inutilizzabile, e al contempo non hanno ancora visto un euro. E tutto questo perché si sono fidati di un accordo verbale”.

Finco-Lega: ‘Non si rendono conto dello stato dei lavori’

“Ci vuole un bel coraggio per fare certe affermazioni. Mi domando a questo punto se i Consiglieri Brusco e Scarabel conoscano il problema e soprattutto se comprendano le conseguenze sul territorio di un eventuale stop alla Pedemontana”. Risponde così Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, ai colleghi del Movimento 5 Stelle che hanno chiesto di fermare i lavori della Superstrada e di pensare a soluzioni alternative. “Evidentemente – prosegue il Capogruppo leghista – non si rendono conto dello stato di avanzamento dei lavori. Consiglio ai colleghi di dare un’occhiata dall’alto alla Pedemontana: interrompere adesso l’opera significa lasciare aperta una ferita nel cuore del Veneto impossibile da rimarginare, un ecomostro che non avrebbe precedenti nella storia italiana. Visto che parlano di scandalo e di spreco di denaro pubblico, li invito a presentarsi presso la Procura della Repubblica e se hanno qualcosa di concreto da denunciare, lo facciano a proprio nome e non si nascondano dietro il paravento del parlamentare di turno”. “Il Presidente Zaia – conclude Finco – sta trattando con il Governo all’unico scopo di trovare una soluzione per completare questa nuova arteria stradale così importante per il nostro territorio e la sua economia. Non ci sono fantomatici ‘piani B’ che possano essere presi in considerazione: questa è una partita da vincere per tutto il Veneto”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia