No alla cancellazione del pedaggio per i residenti nei Comuni attraversati dalla superstrada pedemontana veneta, ma sì alla valutazione di una riduzione del pedaggio, una volta completata l’opera. È il risultato della discussione in Consiglio regionale del Veneto, dove sono state affrontate e votate due mozioni sull’argomento, una presentata dal Partito democratico -poi bocciata- e una dell’intergruppo di maggioranza Lega-Liga veneta, approvata. La mozione dem chiedeva l’esenzione dal pagamento del pedaggio della superstrada per i residenti nei 70 Comuni per cui alla presentazione del progetto era effettivamente stata prevista la gratuità. Ma “quando Zaia promise la gratuità dell’opera non si era valutato che il 65% dell’infrastruttura sarebbe stato realizzato in trincea e che ai 94 chilometri del tracciato di superstrada si sono aggiunti 68 chilometri di viabilità esterna di collegamento”, ribatte la consigliera vicentina Milena Cecchetto, prima firmataria della mozione di maggioranza che impegna invece la giunta a valutare una riduzione del pedaggio per i residenti. I dem però non ci stanno. “La bocciatura della mozione che chiedeva di ripristinare l’esenzione dal pagamento del pedaggio della Superstrada Pedemontana per i residenti dei 70 Comuni per cui era già stata prevista la gratuità, rappresenta non solo l’ennesima sconfessione di quanto era stato promesso in origine, ma fa capire come non vi sia nemmeno la volontà politica di venire incontro alle richieste dei territori. Un pessimo segnale”, afferma il capogruppo del Pd Giacomo Possamai.
“Attualmente la Pedemontana risulta essere uno dei tratti stradali più cari d’Italia, con un pedaggio di quasi 16 centesimi a chilometro. Basti pensare che rispetto allo scenario ipotizzato nel 2010 non solo è stata cancellata l’esenzione, ma i 10 euro che all’epoca venivano considerati eccessivi per percorrere tutti e 94 i chilometri della Pedemontana oggi bastano a malapena per percorrere il tratto già aperto da Malo a Montebelluna. Insomma, le condizioni nel tempo sono diventate peggiorative e in più si è registrata una progressiva chiusura rispetto alle attese delle comunità residenti, alle quali non viene riconosciuta nemmeno una minima forma di agevolazione a compenso dei disagi subiti per la realizzazione dell’opera”, aggiunge Possamai insieme al collega Andrea Zanoni, promettendo di continuare la battaglia per l’esenzione. “Non abbiamo dimenticato la partita delle agevolazioni, ma prima è necessario terminare l’infrastruttura; esistono anche i costi di gestione, che non vengono considerati. I tempi di percorrenza saranno ridotti di due terzi rispetto ad oggi, ad esempio tra Treviso e Bassano ci vorranno 20-25 minuti, tra Treviso e Montebelluna 8 minuti. Un risparmio di gasolio e un guadagno in maggior sicurezza e tempo, quindi una miglior qualità della vita”, afferma invece Checchetto, che nel presentare la sua mozione, una sorta di risposta alla richiesta dei dem, ricorda i costi di realizzazione della superstrada, che rispetto al preventivo iniziale “sono stati stravolti”. Certo, “la gestione del pedaggio autostradale resta in capo alla Regione e proprio per questo chiediamo alla giunta di valutare la possibilità di agevolazioni per i residenti, quando questo sarà possibile”, conclude.
