Incontro pubblico, ieri sera nella Sala Meridiana di Breganze, organizzato dal gruppo consiliare di minoranza ‘Immagina Breganze’ che ha presentato il progetto definitivo della superstrada Pedemontana. Ora che il progetto è definitivo entro l’8 di ottobre, si potranno presentare al Ministero per l’ambiente tutte le osservazioni dirette al miglioramento del progetto.
Stefano Messuri e Alberto Rigon del gruppo Immagina Breganze, con il supporto tecnico di Paolo Bergamin, l’ingegnere che fin dall’inizio ha seguito il progetto della superstrada, hanno spiegato il progetto nei minimi dettagli evidenziando che cosa dal loro punto di vista non è stato fatto nella maniera opportuna.
Dallo spostamento del letto del torrente Chiavone alla complanare che costeggia la zona industriale dominata da Laverda e Diesel, tanti sono i punti critici che Rigon e Messuri hanno fatto notare, mettendosi in contrasto con l’amministrazione comunale che ritiene di aver fatto il massimo per conciliare le esigenze dei breganzesi con quelle della regione. Il punto più critico è visto nel sistema di project financing, che prevede l’uso del denaro dei privati che verranno poi largamente rimborsati dal pagamento del pedaggio. ‘Proprio per questo – ha sottolineato Rigon – le complanari sono state fatte in modo scostante, così gli utenti sono costretti a usare l’autostrada per fare anche brevi tratti’. E il secondo punto è proprio questo: la regione continua a chiamarla superstrada, ma il look è in tutto e per tutto quello dell’autostrada. ‘Ti mostrano un cavallo e dicono che è un asino – ha sottolineato Paolo Bergamin– e i costi del progetto di finanza non possono essere controllati’. Un altro problema che è stato sollevato durante l’incontro pubblico , è che pare che la società che costruisce la Pedemontana, cioè la Sis, versi in cattive condizioni finanziarie. ‘La cosa – ha sottolineato Rigon – dovrebbe mettere in allarme, perché se hanno difficoltà come sembra, anche le persone che subiranno espropri presumibilmente non vedranno i loro soldi con molta facilità’.
Ha preso poi la parola Massimo Crivellaro , che si vedrà espropriare la casa non appena il progetto sarà esecutivo. Ad oggi non è ancora stato contattato in maniera ufficiale da nessuna autorità, per cui non sa quando la casa gli verrà tolta e quanto gli verrà corrisposto. ‘Grazie al sindaco Covolo – ha spiegato Crivellaro – sono riuscito a trovare un terreno adatto alla mia nuova casa, ma non so ancora i tempi e questo è frustrante. Sono 6 anni che io e la mia famiglia aspettiamo di sapere quando avverrà l’esprorpio e cosa ne seguirà, ma nemmeno il comune è informato. Ormai non ce la facciamo più e rimanere in attesa e sentire che forse Sis ha problemi economici non ci lascia dormire tranquilli’.
‘Il sindaco di Breganze Silvia Covolo – ha spiegato Rigon – ha proposto un consiglio comunale il 23 settembre per valutare le nuove proposte relative al progetto. Voglio ricordare che le modifiche devono essere presentate entro l’8 ottobre, per cui chi volesse dire la propria, noi siamo qua con tutti i progetti, aperti a chiunque voglia portare il proprio contributo’.
Anna Bianchini
