Dopo Gildo Capovilla con la lista ‘Rinasci Cogollo’ e in contemporanea all’attuale assessore alla Cultura Marco Zorzi con il gruppo ‘Viva Cogollo’,  anche Riccardo Fimbianti si è deciso ad uscire allo scoperto con ‘ Svolta AlternAttiva’. E’ quindi ufficiale: a Cogollo sono già 3 i candidati a concorrere per la poltrona di Sindaco per le amministrative del prossimo maggio.

 

Sugli schieramenti, nonostante nessuna delle liste si appoggi ufficialmente ad una bandiera di partito, sembra non ci siano dubbi al riguardo: Capovilla pescherà i voti di centro-destra, Zorzi e Fimbianti si contenderanno quelli di centro-sinistra. Ma il dato può non essere così rilevante, visto che in paesi così piccoli è spesso la fiducia personale verso il candidato che decide il voto.

 

Riccardo Fimbianti, residente a Mosson, 49 anni e 3 figli, ingegnere elettronico, lavora a Sovizzo nel settore dei grandi impianti industriali. La lista dei componenti di ‘Svolta AlternAttiva’ non è ancora blindata ma i punti base del programma sono già decisi: innovazione nei servizi pubblici, tutela e promozione del territorio (anche a fini turistici), sostegno alle famiglie in difficoltà, sicurezza dei cittadini, sviluppo delle attività culturali e giovanili. Fimbianti punta sulla sua esperienza nel settore privato ma per creare la sua compagine amministrativa strizza l’occhio ai giovani con freschezza di idee ed entusiasmo.

 

Fimbianti, cosa vi differenzia dalle liste di Capovilla e Zorzi?

‘La differenza sta nel modo di fare politica e di approcciarsi ai problemi. Siamo partiti incontrandoci attorno ad un tavolo ed abbiamo cominciato a mettere insieme i nostri progetti, la nostra idea di pubblica amministrazione, senza pacchetti preconfezionati. Come si direbbe in azienda, abbiamo creato la nostra ‘vision’. Adesso stiamo concretizzando la vision con degli obiettivi reali. Noi crediamo che un altro modo di fare politica, partendo dai cittadini e per i cittadini, senza imposizioni, senza dover rispondere a logiche di partito, di fazione o di parte, esista. Una tempesta di cervelli che vuole cambiare il modo di far politica. Crediamo in una politica che cresce dal basso con l’obiettivo ultimo di aumentare la qualità della vita dei cittadini. Quando affronteremo un qualsiasi problema, che sia di viabilità, ambiente o altro questo sarà sempre la nostra linea guida’.

 

La domanda è d’obbligo: NO Valdastico Nord o SI’ Valdastico Nord?

‘Noi siamo contrari alla Valdastico Nord, sia che passi per Casale, sia che venga spostata verso Velo d’Astico. Perché comunque devasterebbe la nostra stretta valle, a partire proprio dalla campagna di Cogollo. I costi di realizzazione e di mantenimento poi sarebbero altissimi e alla fine ricadrebbero sulle tasche di noi cittadini sotto forma di più tasse, meno servizi pubblici e pedaggi autostradali ancora più cari. Sotto la Valdastico Sud poi sono stati trovati rifiuti tossici: chi ci assicura che non succeda anche qui? Si tratta, insomma, di un’autostrada che porterebbe, sì, in meno tempo a Trento, ma per un bacino d’utenza così esiguo che i costi e i sacrifici non sono giustificati. Il sospetto che sia fortemente voluta solo per rinnovare alla Società Brescia-Padova la redditizia concessione sull’A4, senza passare per gara, è molto alto. Se verremo eletti, quindi, garantiremo la massima opposizione al progetto per assicurare un futuro più vivibile e più trasparente ai nostri figli’.

 

Qualche idea pronta per Cogollo? Capovilla ha detto, tra le altre cose, che il suo primo atto se sarà eletto sindaco sarà quello di togliere il senso unico del centro storico… 

‘Abbiamo molte idee per il paese, ma non abbiamo le risposte in tasca per tutti i problemi. La viabilità ed anche il senso unico in centro – per il quale stiamo ragionando su un paio di soluzioni – sono dei problemi che cercheremo di risolvere, non solo con il buon senso, ma consultando esperti e soprattutto coinvolgendo la cittadinanza. Vogliamo infatti piantare il seme della democrazia partecipativa, coinvolgere la cittadinanza per condividere assieme le soluzioni più adatte, così non saranno imposte dall’alto, ma cresciute dal basso. Ma viabilità è anche l’accesso alla zona industriale, sicuramente non adeguato, al quale va posto mano’.

 

E il problema degli allagamenti nella zona delle Buse?

‘Se in tanti anni non si è trovata una soluzione, è difficile pensare di estrarne una dal cappello ora, in poche settimane. Serve consultare esperti di dissesti idrogeologici, cosa che stiamo facendo’.

 

Per i cittadini in particolare che cosa avete pensato?

‘Tra le altre nostre idee, pagare con voucher da spendere nei negozi del paese i lavori di pubblica utilità svolti da disoccupati, orti pubblici, realizzazione di un FabLab, innovazione tecnologica in Comune con progetti open source, laboratorio delle idee per dare sfogo e realizzazione alla creatività dei giovani: sono attività che non hanno bisogno di grandi investimenti, ma di un’idea diversa di amministrare e di vedere il futuro. In alcuni comuni virtuosi sono già realtà. Vogliamo anche uscire dall’idea diffusa che ‘se non ci sono i soldi, non si può fare niente’: certo, senza la copertura economica molti progetti non sono realizzabili, ma spesso perseguendo l’ottimo perdiamo di mira il buono, e una miriade di piccole attività che possono essere realizzate anche senza grandi risorse’.

 

Non siamo ancora entrati nella fase calda della sfida politica, ma al momento come sono i rapporti con gli altri due candidati?

‘Con Marco Zorzi ci siamo incontrati e ci siamo confrontati anche sul programma. Abbiamo un rapporto molto corretto e schietto e continueremo a tenerci in contatto per mantenere la campagna elettorale nella strada della correttezza. Anche con Capovilla ci sono buoni rapporti, ma non ci siamo mai confrontati sul programma e conosco solo quello che ha esposto negli incontri pubblici. Noi non abbiamo interessi se non la volontà di lavorare per la comunità, e non vediamo gli altri come ‘avversari’ da sconfiggere, ma come persone che a loro volta si mettono in gioco per attuare le proprie idee, anche se sono diverse dalle nostre. Se anche gli altri ci percepiranno in questo modo, riusciremo a condurre una campagna costruttiva e ne guadagneremmo tutti, soprattutto il paese’.

 

Marta Boriero

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