“Mi rallegro che dopo anni di emarginazione ci si sia accorti che la C.M. Alto Astico contenga al suo interno anche il Comune di Posina, anche se ancora per poco…”.

Così ha concluso il suo intervento in sede di Consiglio alla Comunità Montana Alto Astico il sindaco di Posina Cecchellero, dopo aver toccato punto per punto le motivazioni e valutazioni che hanno portato alla decisione di lasciare l’ente.

“Non lo ritengo uno strappo insanabile con secoli di storia e tradizione, ma la l

ogica conclusione di un matrimonio mai consumato”. Tutto questo al cospetto di tutti gli altri sindaci appartenenti alla Comunità Alto Astico che hanno votato contrari all’unanimità al distacco di Posina ‘da loro’.

 

Posina, lamenta il sindaco, ha sempre sofferto una marginalità rispetto i comuni della Valle dell’Astico. “Nel territorio non risulta realizzata e nemmeno in programma alcuna iniziativa progettuale diversa dai fondi destinati dalla Regione”.

E parte l’elenco implacabile di mancanze: nel 2005 è stato chiesto dall’allora sindaco Paolo Pertile di potenziare la viabilità valligiana, richiesta inevasa perché le priorità erano in altre aree. Nel 2007, di proseguire la ciclabile verso Val Posina, nulla di fatto. Per la manutenzione della Strada degli Scarubbi la CM ha partecipato solo per il controvalore della manodopera. È stata invece la CM Leogra Timonchio a sostenere la progettazione, la realizzazione e la direzione lavori del recupero delle scuole elementari di Fusine, così come sono stati spesi quasi 2 milioni di euro dall’associazione Comuni del Pasubio per interventi di promozione del territorio posenato e dell’area Pasubiana. (es. messa in sicurezza strada passo xomo , della Strada degli Scarrubbi, ampliamenti parcheggio all’ingresso della strada delle 52 gallerie, realizzazione di un collegamento pedonale tra i comuni di Posina-Valli del Pasubio e Recoaro).

“L’obiettivo è il mantenimento e potenziamento se possibile dei servizi del territorio, più facile da raggiungere facendo parte di una convenzione di maggior respiro”. Perché occorre puntare ad una visione Alto Vicentino: “E invito la CM Alto Astico a rivedere le proprie gestioni, puntando ad un Alto Vicentino, obiettivo più sensato per il futuro”.

 

Posina perciò lascia la Comunità, ritenendo che non sia nemmeno possibile non agire in questo modo, visto che il decreto nazionale chiede gestioni associate entro settembre 2013 per i comuni con meno di 1.000 abitanti e visto che la legge regionale permette di cambiare ambito territoriale per aderire a quello con cui sono attive le funzioni associate; infine, Posina rifiuta di accettare la richiesta di ripartire le spese del personale, visto che ha il 5% del totale di abitanti (594) e recede dalla convenzione per la gestione dei servizi socio culturali. Capitolo chiuso, anche se Riccardo Calgaro assiura che la vicenda non si chiuderà così.

M.M.

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