“L’emergenza profughi potrebbe essere superata se tutti i Comuni facessero la propria parte: serve un’accoglienza diffusa, ostacolata da chi preferisce gettare benzina sul fuoco per ragioni politico-elettorali”. Queste le considerazioni dei consiglieri regionali Cristina Guarda (Lista Moretti) e Stefano Fracasso (Partito Democratico) sul tema della gestione dei profughi nel vicentino. “Abbiamo incontrato il prefetto di Vicenza Eugenio Soldà – continuano – per un aggiornamento sulla situazione dei profughi in provincia, dove le persone accolte sono oltre duemila. Seppure all’interno di un quadro complessivo non semplice, si tratta di una realtà ben coordinata e gestita dal prefetto Soldà, grazie agli oltre 50 sindaci che ospitano nei loro comuni i profughi, anche poche unità, in base alle proprie disponibilità. Sono state evitate le ghettizzazioni o i luoghi ad alta concentrazione e questo è sicuramente un aspetto positivo. Spesso è la percezione del diverso, dell’insicurezza o di qualcosa che va fuori dalla routine quotidiana che porta i cittadini alla diffidenza verso i primi accolti, ma poi tutto cambia quando vi entrano in contatto. E un elogio va fatto ai tanti volontari, cittadini, parrocchie e Caritas che danno una mano concreta sul territorio per l’accoglienza”.

Fracasso-Guarda“Al tempo stesso, tuttavia – spiegano i due consiglieri – non mancano le criticità, ribadite dal prefetto. I problemi riguardano una redistribuzione troppo lenta dei profughi all’interno dell’Unione Europea, l’ingolfamento dei ricorsi nei nostri tribunali, oltre ad una mancata o comunque carente politica extraeuropea di cooperazione internazionale che si riflette su chi è in prima linea, prefetti e sindaci, che devono gestire il problema sul territorio”.
“Sul tema della giustizia – puntualizzano Guarda e Fracasso – dai prefetti viene ben accolta la proposta del ministro Orlando: un disegno di legge che prevede l’appello solo al primo grado, aiutando quindi i tribunali ingolfati a smaltire le richieste in appello e indirettamente a velocizzare le espulsioni in caso di diniego della richiesta di asilo. Gli ultimi dati del Ministero dicono che nel 2016 circa il 60% delle domande di protezione è stato rigettato, con ben 15mila ricorsi nei primi cinque mesi dell’anno”.
 
La risposta di Finco
finco“Invito Prefetto, tesserati, Consiglieri regionali e deputati del Partito Democratico a ospitare nelle proprie abitazioni uno o due migranti a testa, sempre che non ne vogliano accogliere di più. Diano il buon esempio per primi o la smettano di fare la morale a tutti quei Sindaci che legittimamente difendendo gli interessi dei propri cittadini e si oppongono all’arrivo di profughi o presunti tali”. Così il Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Regionale del Veneto Nicola Finco risponde alle dichiarazioni dei colleghi Cristina Guarda (Lista Moretti) e Stefano Fracasso (Partito Democratico) sulla gestione dei profughi nel vicentino. “Imporre la presenza di decine di migranti in ex strutture alberghiere, come pare stia accadendo a Schio e come è già stato fatto nei giorni scorsi a San Pietro in Gu – prosegue – non si chiama “accoglienza diffusa”, ma è solo un atto di prevaricazione che non tiene in considerazione la volontà del popolo e dei sui rappresentanti democraticamente eletti. Decisioni come questa creano solo tensioni e problemi di ordine pubblico sul territorio, ingrassando privati e cooperative rosse che sfruttano il business dell’accoglienza”. “Sulla mancata redistribuzione dei migranti in Europa e sulla lentezza delle pratiche per il riconoscimento dello status di rifugiato – conclude Finco – ricordo agli smemorati colleghi del Partito Democratico che al Governo del Paese ci sono loro e che il semestre europeo di presidenza italiana non passerà di certo alla storia per l’efficacia della proposta politica in materia di immigrazione”.

 

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