‘Vorrei essere un consigliere regionale capace di stare in mezzo al popolo, specie a quella parte più fragile, a cui non viene mai data voce e che una volta raggiunta la poltrona di Ferro Fini, tutti dimenticano’. Luca Cortese è in campagna elettorale da diverse settimane, ma non dimentica il suo ruolo di primo cittadino, che lo sta formando ancora, nonostante sia già al suo secondo mandato. ‘ Quando parlo del mio ruolo da primo cittadino esaltandolo, non è per ‘spacconeria’ o arroganza, ma perchè credo che conoscere le esigenze dei territori, sia necessario comprenderne difficoltà, istanze e caratteristiche di un ruolo non facile, sottopagato e pieno zeppo di rischi. Di responsabilità che si possono pagare anche caramente a livello penale – ha spiegato Cortese – . In passato, mi sono ritrovato a confrontarmi con consiglieri regionali, a cui chiedevo sostegno per questioni che riguardavano Sarcedo, il paese che amministro. Sentivo di parlare una lingua diversa e nonostante la volontà di darmi aiuto, c’era difficoltà di comprensione perchè io parlavo di cose e situazioni mai vissute da chi, per essere di vero sostegno ai territori, dovrebbe conoscere iniziando a fare il consigliere comunale. Poi, il sindaco. Insomma, credo che prima di approdare in Regione, ci voglia un minimo di gavetta’.
A Venezia, Luca Cortese vuole portare molti temi, come quello della Pedemontana, che attraversa i nostri territori e ‘deve essere gratuita’. I dettagli nell’intervista a cura di Natalia Bandiera