Archiviata la possibilità di una ricandidatura di Luca Zaia, dopo il flop sull’abolizione del limite di due mandati per i governatori, la maggioranza spera di arrivare a un accordo sul nome da indicare per Palazzo Balbi prima di settembre. Almeno il mese di luglio sarà, si ragiona nella coalizione, un periodo necessario per ‘ammortizzare’ le tensioni emerse nella querelle tra Lega e Forza Italia sul tema terzo mandato. E chiudere poi la trattativa sul futuro del governatore uscente.

Ma se la Lega non trovasse la quadra sulla candidatura di Stefani, non è escluso che entro fine mese possa muoversi FdI e spingere la candidatura di un suo componente (il nome più ricorrente è quello di Raffaele Speranzon). C’è naturalmente ottimismo sulla possibilità che il centrodestra vinca le elezioni, ma allo stesso tempo c’è il timore tra i leghisti in Regione che il partito possa non raggiungere i risultati del passato e che poi possa avere ripercussioni più avanti con le politiche. Il partito si spenderà per portare a casa una propria candidatura di riferimento, il convincimento è che si troverà un compromesso, anche perché Salvini ha fatto sapere di non voler in alcun modo mettere a repentaglio la tenuta dell’esecutivo. In caso di candidatura leghista, l’obiettivo della Liga in Veneto sarebbe comunque quello di costituire una lista a sostegno del presidente in ogni caso.

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