“Occhio alle speculazioni sui prezzi. Il mercato alimentare e dei beni di consumo non è la borsa è il rischio è di danneggiare consumatori e produttori. Invito a segnalare ogni anomalia”. Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore e all’agricoltura del Veneto, mette nuovamente in guardia contro le improvvise variazioni di prezzi, tutte all’insù, che non hanno motivazioni reali e che soprattutto premiano chi, all’interno della filiera, lucra a danno degli altri segmenti che la compongono.

“La signora Maria, bombardata ogni giorno da indici borsistici impazziti – chiosa Manzato – ha ormai paura a fare la spesa in un mercato, quello in piazza, che dovrebbe per sua natura essere pulito e trasparente, mentre uno Stato avido aumenta tasse e accise a tutto spiano senza dare servizi conseguenti”.
“La siccità è una cosa seria, che penalizza i nostri produttori – spiega – ma ricevo segnalazioni di aumenti su prodotti che arrivano dall’estero. I furbi non mancano mai e bisogna fermarli. Il discorso peraltro riguarda non solo l’ortofrutta, ma molti generi alimentari e beni di consumo: di fronte alle situazioni difficili c’è chi non accetta sacrifici e li carica sulle spalle di altri. La cosa scandalosa è infatti che gli aumenti registrati e molti di quelli che si registreranno non andranno affatto a beneficio dei produttori, che così saranno penalizzati due volte”.
“Il discorso tuttavia può essere ampliato anche ad altri comparti. C’è qualcosa che non va in un sistema dove le banche del territorio impoveriscono quest’ultimo preferendo le speculazioni finanziarie e gli interessi su titoli di Stato; c’è qualcosa di distorto in quella parte dell’agricoltura che dice di voler sfamare il mondo e che poi guadagna sull’energia; io trovo sbagliato che certa agroindustria preferisca lasciar morire settori di agricoltura nazionale con importazioni di materia prima dall’estero spacciando il prodotto ottenuto come italiano e dunque dal maggiore valore aggiunto. L’attuale crisi – conclude Manzato – sta mettendo in luce aspetti di una economia disumanizzata cui viene attribuita ogni verità e ogni ragione. L’abbiamo creata noi, l’economia. Dobbiamo essere capaci di rimediare ai suoi effetti negativi”. *

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