Tutto è andato come doveva andare ed il nome che già prima dell’estate rimbalzava tra gli addetti ai lavori è stato votato quasi all’unanimità. Robertino Cappozzo, sindaco di Lugo, è ufficialmente, il nuovo presidente della conferenza dei sindaci della Ulss 4. Ha dovuto ‘duellare’ poco Cappozzo per ottenere la carica ambita dalla sfidante Piera Moro, che non ha avuto campo libero. Cappozzo, già vicepresidente nel mandato-Toldo ha avuto la fiducia dei colleghi che vogliono un’era nuova nel rapporto con la sanità dell’Alto Vicentino. L’hanno messo nero su bianco in un documento, che la dice tutta sul ruolo attivo che i primi cittadini, anche quelli dei comuni più piccoli, vogliono avere nelle decisioni e nella gestione dei servizi sanitari raggruppati nell’Ulss 4.

 

Nel documento approvato e redatto già da mesi, i sindaci della conferenza pretendono trasparenza nel project financing, che sta ad origine del nuovo ospedale, che lunedì scorso, ha avuto gli onori della cronaca nazionale. L’ospedale Alto Vicentino è stato infatti citato dal noto programma Report. Sarà la volta buona che almeno i sindaci lo potranno visionare questo contratto di cui tutti parlano, ma che nessuno è mai riuscito a leggere nel dettaglio?
‘Abbiamo voluto come presidente Robertino Cappozzo perchè ha già esperienza in questo senso – ha dichiarato stamani, Valter Orsi, sindaco di Schio, che in campagna elettorale ha fatto della sanità un vero e proprio cavallo di battaglia risultato vincente – è chiaro che le decisioni importanti vengono fatte in seno alla regione Veneto, ma se noi sindaci della conferenza ci facciamo valere, potremmo avere finalmente un ruolo attivo nella gestione della sanità dell’Alto Vicentino. Siamo noi il vero punto di collegamento tra i cittadini e le istituzioni sanitarie. Nutro fiducia in Cappozzo, ma personalmente, facendo parte dell’esecutivo assieme ai colleghi Casarotto, Moro, Gonzo,Balzi e Antoniazzi, vigilerò personalmente ed il mio non sarà certo un ruolo marginale. Tuttavia – conclude Orsi – siamo tutti daccordo nel volere avere un potere decisionale e di controllo affinchè tutto sia trasparente, compreso quel project financing sul quale è ora che ci sia chiarezza per capire quanto, alla fine, ci è costato l’ospedale nuovo’
Nel documento che traccia una sorta di programma che la conferenza dei sindaci intende portare avanti nei prossimi anni, ci sono diverse voci: dalla richiesta di rendere più umano il rapporto tra utenti e operatori ospedalieri, alla tutela di anziani e disabili, ai quali, in tempo di crisi, non va fatta mancare l’assistenza.
Dall’inserimento nel Registro dei Tumori del Veneto e l’avvio il prima possibile della trasmissione dei referti codificati ed informatizzati delle anatomie patologiche alla medicina di gruppo integrata, che va sostenuta, resa efficace ed efficiente. Ancora, impegno per la psichiatria. Valutazione annuale delle segnalazioni depositate all’URP dell’ULSS.Una voce è stata dedicata anche alla realizzazione di un canile e gattile. Che sia la volta buona? Che ci si dimentichi una volta per tutte degli scontri al vetriolo tra l’ex presidente Alberto Toldo e gli animalisti che chiedono da anni una gestione trasparente dei servizi che riguardano gli amici a quattro zampe? Che finalmente prenda corpo il progetto di un canile decente gestito con soli denari pubblici?
Nei cittadini, con le parole crisi e tagli che tutti i giorni, vengono ripetute in maniera quasi nauseabonda, c’è bisogno di rassicurazioni. Quei cittadini che pagano le tasse e che fanno i salti mortali per arrivare a fine mese pretendono di avere un servizio sanitario all’altezza dei loro sacrifici. Una sanità efficiente può rassicurarli. Auspichiamo che i sindaci della conferenza dell’Ulss 4, in questa nuova era, siano davvero i rappresentanti delle istanze del popolo, quello che ha bisogno di andare in ospedale e di trovare un camice bianco all’altezza della sua problematica. In grado di seguirlo con umanità e pazienza, comprendendo che se ci si trova al pronto soccorso è per un disagio, un problema ed una sofferenza. Auspichiamo che ci si ricordi che sanità vuol dire non solo ospedale che brilla e medici scattanti in corsia. Esiste un mondo che spesso non ha la forza di chiedere, quello della disabilità e del disagio sociale, che spesso viene sacrificato per ‘l’apparenza’. Sanità invece, è anche dare sollievo a chi ha un anziano che soffre dentro casa, è la mamma o il papà di un bambino affetto da disabilità, che ha bisogno di assistenza e di sostegno per poter andare a lavorare o andare a fare la spesa.
In bocca al lupo al neo presidente Robertino Cappozzo.

Natalia Bandiera

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