“Calderoli definì una porcata la propria legge elettorale; oggi, il Consigliere regionale Guadagnini ci ha chiesto di votare ‘questo schifo di legge’, riferendosi alla riforma sanitaria di Zaia. Tanta sincerità non ce l’aspettavamo”.

Con queste parole i rappresentanti dell’opposizione commentano la ripresa dei lavori in Consiglio regionale per sottolineare, in una nota congiunta, “i contrasti interni alla maggioranza sulla riorganizzazione delle ULSS, che stanno paralizzando l’assemblea veneta”.
“Da parte nostra – continuano – abbiamo dato la disponibilità a discutere su più opzioni, senza alcun riscontro. Neppure Zaia, che per due volte è venuto a palazzo Ferro Fini senza farsi mai vedere in Aula, è riuscito a ricomporre i cocci di una maggioranza ormai ostaggio di sé stessa, incapace di trovare una sintesi tra le varie anime della Lega, una maggioranza che sta facendo auto-ostruzionismo, tentando poi di scaricare la responsabilità sull’opposizione”.
“Siamo qui da giugno – concludono – per una riforma che dovrebbe trattare tutti i cittadini veneti allo stesso modo nei diversi territori; da settimane stiamo aspettando che ci presentino dei criteri oggettivi sulla riorganizzazione delle Ulss senza i quali ogni criterio può diventare valido”.

 

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